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Euro 2024, Belgio-Svezia: l'Uefa omologa l'1-1. La decisione sulle partite in Israele fa scattare la protesta

Belgio-Svezia, sospesa sull'1-1 al 45' per l'attentato a Bruxelles, non sarà più completata. Niente più gare in Israele per via della guerra: rinviate due partite, è polemica.

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

La partita tra Belgio e Svezia valevole per le qualificazioni a Euro 2024, sospesa sull’1-1 al 45′ per l’attentato a Bruxelles, non sarà completata. Lo ha deciso il Comitato Esecutivo Uefa che ha omologato l’1-1, anche perché il match è ininfluente per le sorti del Gruppo F. Al contrario, polemiche per la decisione di rinviare una gara di coppa che coinvolge un club d’Israele.

Belgio-Svezia non si giocherà più: il risultato finale è 1-1

Dunque, il risultato finale di Belgio-Svezia è 1-1, anche se le due squadre si sono affrontate solo per 45′. Al ‘Re Baldovino’ si giocava l’ottavo turno delle qualificazioni agli Europei del 2024, ma il match era stato sospeso in seguito all’attacco di martedì sera a Bruxelles che è costato la vita a due tifosi scandinavi, ammazzati a colpi di kalashnikov. A decidere di omologare il risultato è stato il Comitato Esecutivo Uefa.

Perché è stato deciso di non far finire la partita Belgio-Svezia

Non essendoci stata la possibilità di portare a termine la partita il giorno successivo, entrambe le Federazioni – belga e svedese – hanno esplicitamente chiesto di non far giocare il secondo tempo della partita e di considerare definitivo il risultato. Del resto, il Gruppo F ha emesso i suoi verdetti: Belgio e Austria alla fase finale dell’Europeo, Svezia a casa. Inoltre, per via dei calendari intasati, sarebbe stato praticamente impossibile trovare una data libera per ultimare la partita. Dunque, un punto per uno. “Con le eventuali squalifiche che si ritengono scontate, mentre restano validi i cartellini gialli” fa sapere la Uefa.

Niente più partite in Israele: polemiche per un rinvio

A causa della guerra e fino a nuova disposizione, non si giocheranno più partite in Israele, per cui a Federcalcio e club è stato affidato il compito di proporre sedi alternative al di fuori del territorio di Israele. Due le partite di coppa rinviate: Villarreal-Maccabi Haifa di Europa League, in programma giovedì 26 ottobre e slittata a mercoledì 6 dicembre nonostante la gara vada in scena in Spagna, e Maccabi Tel Aviv-Zorya Luhansk di Conference League, rinviata a sabato 25 novembre.

A sollevare la polemica era stato proprio il club ucraino dello Zorya, che si era opposto al rinvio, prima della decisione ufficiale della Uefa. “Comprendiamo la situazione in Israele, ma ricordiamo che il nostro Paese è in guerra da oltre dieci mesi e mai abbiamo chiesto che le nostre partite venissero rinviate” aveva spiegato lo Zorya, facendo riferimento a un calendario intasato. In Israele, invece, per il momento si è deciso solo di fermare tutti i campionati e le partite della Nazionale, sperando che la situazione legata al conflitto con Hamas possa rasserenarsi presto.

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