Inizia da Lione, sede casalinga in Eurolega del Villeurbanne, l’avventura di Kevin Pangos con le Scarpette Rosse: “E’ stata dura ricominciare, non giocavo da un po’ e non ero in forma. Adesso mi sento bene, l’infortunio è alle spalle” spiega alla Gazzetta dello Sport il playmaker “La squadra è eccezionale: occorre solo tempo per abituarci a giocare assieme, imparando l’uno lo stile di gioco dell’altro. La città mi piace, sto imparando a orientarmi per le strade! E il cibo italiano? Amo tutti i tipi di pasta e ho solo grattato la superficie dei ristoranti milanesi”.
Sostituire un totem come Rodriguez può mettere pressione? “No, non ne ho perché non penso a questo paragone: ci sono somiglianze perché giochiamo nello stesso ruolo, ma devo solo provare a essere la migliore ‘versione’ di Pangos. Voglio essere un leader e mettere i compagni nella condizione giusta per fare bene, seguendo le indicazioni del coach e cercando di far crescere la squadra. Chi gioca in questo ruolo è chiamato a leggere le situazioni: devo capire quando essere aggressivo in fase realizzativa e quando affidarmi a chi ha la mano calda. Mi porterò dietro gli insegnamenti del basket americano: a Cleveland ho giocato in un altro ruolo e visto giocatori molto forti, in campo devo mettere quell’esperienza”.