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Eurolega, Shengelia ne firma 35, ma la Virtus Bologna cede al Fenerbahce. Justin Holiday ha firmato

Sedicesima sconfitta europea della stagione per Bologna, che cade col Fener di Nicolò Melli nonostante la prova super di Shengelia. Ufficiale la firma di Holiday.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

A un certo punto sembrava Shengelia contro il Fenerbahce: i 35 punti del georgiano però non bastano alla Virtus per evitare il ko. in casa dei turchi, con Nicolò Melli che vince il suo personale derby emiliano (lui, reggiano doc, nonché capitano fino a pochi mesi fa dei rivali dell’Olimpia) e la Segafredo che nella settimana del terremoto dirigenziale non riesce a tornare a casa dal Bosforo con qualcosa di buono in tasca. Ad eccezione della prova maiuscola di Toko, troppo solo però per pensare di poter venire via dalla Ulker Sports Arena con qualcosa in più dei meritati applausi.

Shengelia da applausi, ma il Fener tira 17/29 da tre punti!

Il 95-81 finale è la sintesi di una partita che per Bologna s’è fatta in salita da subito, tanto che i 9 punti di svantaggio accumulati nel primo quarto sono stati la costante nell’arco di tutti i 40’. Fenerbahce che ha vinto soprattutto grazie alla straordinaria percentuale realizzativa dall’arco, con 17 triple mandate a bersaglio sulle 29 tentate (fanno il 58%: la Virtus ha tirato 4/11…). Non sono bastati 25 viaggi in lunetta (con 21 canestri) alle Vu nere per provare a rimettere in discussione una gara che si presentava come fuori portata, visto anche il recente andamento della stagione europea del Fener, bravissimo a forzare ben 7 palle perse nei soli primi 10’ di partita.

Guduric e McCollum puniscono ogni minima sbavatura della difesa bolognese, con i soli Shengelia (che nel secondo quarto riporta i suoi illusoriamente a -3) e Cordinier in grado di provare a tenere vive le speranze di rimonta che pure naufragano già prima della fine del terzo quarto, quando 4 triple consecutive chiudono di fatto le ostilità con una decina di minuti abbondanti d’anticipo. Il career high del georgiano vale solo per le statistiche: Bologna incassa la sconfitta numero 16 in stagione (7 le vittorie), perfettamente a specchio con le 16 vittorie e 7 sconfitte del Fenerbahce, di nuovo capolista in coppia con l’Olympiakos.

La rivoluzione in società e la firma di Justin Holiday

La trasferta turca è servita almeno a tenere i giocatori lontani dalle ridda di voci che si sono rincorse nelle ultime ore, con la proprietà Zanetti che ha silurato di fatto l’AD Luca Baraldi, che è stato anzi scaricato senza fronzoli anche per via della cattiva gestione tecnica della squadra (volano stracci: stavolta i panni sporchi, però, non sono stati lavati a casa).

“Farlo adesso o a giugno avrebbe cambiato poco, perché questa squadra ha avuto un budget la scorsa estate, uno a settembre, una a dicembre e adesso un ulteriore extra budget a fine gennaio. Il tutto dopo aver risparmiato 700mila euro chiudendo la sezione femminile, ma finendo per spendere molto di più. Quattro cambi di rotta nell’arco di 7 mesi sono troppi per pensare che qualcosa non dovesse cambiare”, ha spiegato Massimo Zanetti, che resta proprietario del club, dove ha promosso Marco Comellini nel ruolo di CEO e Paolo Ronci da direttore generale a nuovo AD, con licenza di intervenire sul mercato (e unico deputato a parlare con la stampa).

Mercato dove è stato firmato per tre mesi Justin Holiday, che ha superato il periodo di prova e ha avuto l’ok di Ivanovic.

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