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Ciclismo, Ganna e Consonni tingono d'oro l'Europeo dell'Italia

Dopo l'oro di Consonni nella gara a punti arriva quello del quartetto maschile nell'inseguimento: donne d'argento.

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Arrivano le prime soddisfazioni dalla pista di Grenchen, che ospita in questi giorni gli Europei di ciclismo su pista: il velodromo elvetico, che aveva regalato a Filippo Ganna il record dell’ora in autunno, ha visto protagonisti i quartetti nell’inseguimento azzurri e Simone Consonni. Nel volgere di pochi minuti gli uomini hanno battuto la Gran Bretagna, mentre le donne hanno ceduto alle stesse britanniche: qualche ora prima Simone Consonni si era imposto invece nella prova a punti; i campionati continentali sono la prima tappa per racimolare i punteggi necessari per la qualificazione a Parigi 2024.

Filippo Ganna trascina il quartetto maschile all’oro

56,792: questo era il cronometro stampato da Filippo Ganna sulla pista di Grenchen nel tentativo di record dell’ora e il corridore di Verbania, quest’anno pronto a crescere su strada, non potrà che ricordare con piacere questo velodromo: l’Italia, dopo aver battuto la Francia in semifinale con il tempo di 3.48.333, si è presa in finale la vendetta sulla Gran Bretagna che aveva strappato agli azzurri l’oro iridato a Saint Quentin.

Il quartetto composto da Filippo Ganna, Francesco Lamon (sostituito nella prima prova da Simone Consonni), Jonathan Milan e Manlio Moro ha chiuso la finale contro la Gran Bretagna di Veronon, Woog, Bigham e Tanfield in 3.47.667, il migliore riferimento cronometrico nel torneo e record della pista, nonostante il cambio imperfetto all’altezza del terzo chilometro; il bronzo è andato alla Francia dopo la lotta serrata con la Danimarca.

Il quartetto femminile cede in finale alla Gran Bretagna

Arriva la medaglia nella medesima specialità dal settore femminile, anch’esso diretto da Marco Villa, ma ha un retrogusto amaro: Elisa Balsamo, Martina Fidanza, Vittoria Guazzini e Martina Alzini (schierata al posto di Letizia Paternoster, protagonista della semifinale contro la Francia, poi sconfitta dalla Germania in maniera netta nella finalina) cedono difatti in finale alle favorite britanniche.

Si mettono al collo la medaglia più pregiata Archibald, Evans, Knight e Morris, che tagliano il traguardo in 4.13.590 dopo l’ottimo avvio e una compattezza sempre più sfilacciata giro dopo giro: Archibald ha dovuto persino rialzarsi per aspettare le compagne, ma le italiane (4.16.018) erano già fuori dalla partita.

La consacrazione di Simone Consonni: è vittoria nella corsa a punti

Sono i giorni della consacrazione, dopo la volata vincente nell’ultima tappa del Saudi Tour, per Simone Consonni, che centra il successo nella gara a punti in virtù di una condotta di gara lucida: il bergamasco ha saputo conquistare punti (54 totali) allo sprint e al momento giusto andare ‘in caccia’, disinnescando le velleità del francese Grondin, superato in classifica dallo spagnolo Torres (51 a 48) dopo esser arrivato all’ultimo sprint a pari punti con l’azzurro.

Questa la gioia a caldo di Consonni: “Ci tenevo particolarmente a questa prova, era tanto che chiedevo a Villa di poterla fare e alla fine è arrivato l’oro. È il mio primo titolo europeo e sono felicissimo. Mi sono rifatto dell’argento nell’Omnium del 2022. Dopo l’ultimo sprint il francese Grondin che mi aveva battuto a Monaco mi ha detto: ‘ E’ la rivincita dell’anno scorso’. E’ la vittoria del nostro gruppo, siamo una squadra, una famiglia, veri amici”.

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