La spedizione dell’Italia agli Europei di Apeldoorn si conclude con un bottino di 6 medaglie, di cui tre d’oro. Il terzo successo è quello di Zaynab Dosso che centra la vittoria nei 60 metri dove fa registrare anche il record italiano. Ma manca la tanto attesa doppietta del lancio del peso con una giornata da incubo per Fabbri e Weir.
- Zaynab Dosso da sogno: oro e record
- Disastro nel peso: neanche finale per Fabbri
- La soddisfazione del presidente Mei
Zaynab Dosso da sogno: oro e record
Doveva essere la sua gara e così è stato. Zaynab Dosso dimostra ancora una volta che nella distanza dei 60 metri non ha rivali. La sua progressione è esaltante e fa bene sperare anche per la gara regina dei 100 metri. Alla finale degli Europei doveva essere sfida con la svizzera Kambundji e così è stato.
Prima partenza che viene annullata con tanto di cartellino giallo per la velocista elvetica, Dosso parte bene anche nella seconda occasione, conduce sin dai primi metri e poi riesce a resistere al ritorno della sua avversaria. Alla fine non solo la medaglia d’oro ma anche un record italiano con il tempo di 7”01.
Alla fine della gara la grande soddisfazione della velocista azzurra: “Sono molto felice, volevo questo oro. Sono contenta di avere retto dal punto di vista mentale, sono contenta per il mio allenatore e per la nostra squadra. Quando entro in pista ho come obiettivo di arrivare sempre al primo posto. Era il mio sogno e l’ho conquistato”.
Disastro nel peso: neanche finale per Fabbri
Tanti lanci sopra i 22 metri, uno status da atleta tra i migliori al mondo ma Leonardo Fabbri inciampa in un’altra controprestazione. Le qualificazioni agli Europei in Olanda si rivelano un vero e proprio rebus per il toscano, una serie di nulli e poi una misura di 19,72 che non basta per riuscire a centrare la finale nel getto del peso.
L’Italia si aspettava grandi cose dalla gara visto che fino a questo momento della stagione Fabbri e Weir avevano centrato una serie di doppiette in tutte le gare in cui avevano partecipato. E se Leo piange, Zane di certo non sorride visto che in finale fa una collezione di nulli prima di un lancio da 19.57 che vale soltanto l’ultimo posto. A sorpresa dunque il migliore degli azzurri è Nick Ponzio che si piazza al sesto posto con 20,26.
La soddisfazione del presidente Mei
Nonostante qualche prestazione negativa e tante assenza, il presidente della Fidal, Mei, esprime la sua soddisfazione per la spedizione azzurra ad Apeldoorn: “Abbiamo dato l’ennesima dimostrazione di quanto il movimento sia compatto, abbiamo presentato una squadra eccezionale, tanti nomi nuovi. La vittoria di Iapichino va a coronare un inseguimento che durava da troppo. Aveva vinto tanto nelle giovanili ma mancava qualcosa a livello senior. Ma bravi anche Diaz come la sorpresa Sioli”.
Poi il presidente Mei guarda avanti: “La nostra atletica si rinnova sicuramente, è il traino dello sport italiano. Abbiamo lasciato a casa tanti giovani che spingono, un lavoro cominciato anni fa con tante risorse e spese che sta dando i suoi frutti. Ma ci sono state anche delle controprestazioni, Leo non è stato benissimo e il peso è andato così”.