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Europei Volley Italia Belgio 3-0: Bologna in delirio per il debutto azzurro

Buona la prima per gli Azzurri di De Giorgi: finisce 25-17, 25-18, 25-15, l’ultimo punto arriva su un attacco di Alessandro Bovolenta che trova l’invasione del muro: la festa è completa

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Sorrisi tanti, pensieri pochi. Il debutto a EuroVolley dell’Italia di Fefé De Giorgi fila già liscio come l’olio: nulla può il Belgio per opporre resistenza contro lo strapotere dei campioni continentali in carica, che mettono il vestito buono e non lasciano scampo a una nazionale che pure, nomi alla mano, qualche elemento fastidioso lo annoveravano nel sestetto titolare. Finisce 3-0 per gli Azzurri: 25-17, 25-18, 25-15.

All’Unipol Arena di Bologna la festa è totale: Giannelli e compagni approcciano con la giusta intensità e mostrano un’attenzione maniacale anche ai dettagli, superando senza troppe difficoltà le sparute situazioni nelle quali i belgi provano a mettere loro pressione.

Russo gioca da MVP

L’abbraccio virtuale a Simone Anzani apre una serata a forti tinte azzurre. De Giorgi schiera tutti i titolari, con Romanó opposto e Giannelli al palleggio, Lavia e Michieletto in banda, Galassi e Russo centrali e Balaso libero.

E l’avvio di gara è bruciante, a dispetto di un pizzico di emozione che non sembra proprio condizionare una nazionale perfettamente centrata sull’obiettivo da inseguire. La parte del leone la fanno i due centrali, con Galassi che sotto rete non fa passare uno spiffero e Russo che miete vittime anche dai nove metri.

Il Belgio fatica a tenere il ritmo imposto dagli azzurri, nonostante Deroo e soprattutto Desmet le provino tutte per provare a fermare la fuga italiana. Ma la banda De Giorgi innesta il pilota automatico e trasforma la prima delle 8 palle set procurate, mostrando una superiorità lampante.

Micidiali al servizio

L’unico mini blackout di serata cade in avvio di secondo set, quando il Belgio scappa sul 3-0 prima di finire ribaltato da un turno al servizio di Giannelli che spedisce l’Italia avanti sul 6-3 (spiccano nel segmento i muri di Romanó e Russo).

Sull’8-8 Fefé ferma la partita e la mossa sortisce l’effetto sperato: tocca a Michieletto, sin li un po’ più timido del solito, prendere per mano i compagni e riportarli a distanza di sicurezza, con Lavia che a sua volta sale di colpi e ancora Russo a dettare legge al centro del campo.

25-17, 25-18, 25-15: monologo Azzurro

È un monologo azzurro, suggellato sul primo set point dal servizio di Sbertoli che manda in tilt la ricezione belga.

Nel terzo parziale è l’Italia a partire meglio, col Belgio che a fatica prova a rifarsi sotto (torna a -2 sul 7-5) prima che l’ondata azzurra finisca per travolgere nuovamente l’indifesa difesa belga, con ben 5 ace a stretto giro di posta, muri a profusione e in generale una solidità che toglie certezze e fiducia ai ragazzi allenati da Emanuele Zanini, consapevole di non poter opporre resistenza contro una versione tanto spietata come quella mandata in scena da Giannelli e compagni.

Finisce 25-17, 25-18, 25-15: l’ultimo punto arriva su un attacco di Alessandro Bovolenta (appena entrato) che trova l’invasione del muro, e allora si che la festa è completa. Giovedì azzurri di nuovo in campo a Perugia, contro l’Estonia, preludio al super venerdì che vedrà l’Italia affrontare la Serbia sempre nel capoluogo umbro nella gara che (sulla carta) deciderà la corsa al primato nel girone. Ma per quanto visto nel debutto a EuroVolley, i campioni di abdicare proprio non ne vogliono sapere.

Sorriso a 32 denti per Fefé De Giorgi

Il commissario tecnico si gode il bel debutto dei suoi ragazzi.

Gli esordi sono sempre complicati, a volte c’è il pericolo di voler strafare e le cose possono prendere una piega indesiderata. Il Belgio è una squadra non semplice da affrontare, ma che se attaccata bene al servizio può andare in difficoltà, e così è stato. Abbiamo trovato subito continuità e questo ci ha reso più agevole il compito. Avevo chiesto ai ragazzi di restare concentrati sulle situazioni di gioco, senza pensare alla superiorità tecnica di cui godevamo, e credo che la direttiva sia stata seguita.

Non manca un pensiero per chi non è presente in gruppo, cioè Simone Anzani:

L’assenza di Anzani è importante, anche per la personalità mostrata negli anni. Roberto Russo può darci tanto, sia al servizio che in altri fondamentali, e sicuramente ha approcciato bene a questo appuntamento.

Le emozioni di Alessandro Biovolenta

La copertina di serata se la prende anche Alessandro Bovolenta, figlio dell’indimenticato Vigor, lodato dal coach che del papà è stato compagno di squadra.

La storia di Ale è molto bella, anche giornalisticamente, ma il ragazzo ha dimostrato una volta di più di essere bravo a sfruttare le occasioni e anche a farsi trovare pronto.

Il diretto interessato ammette l’emozione:

All’inizio, con tutta quella gente sugli spalti, ho provato una sensazione unica. Quando sono entrato ero tranquillo e mi sono divertito, cercando di dare il mio contributo. Abbiamo tanti margini di crescita, dobbiamo solo lavorare e fare un gradino alla volta.

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