Il mondo della Formula Uno è rattristato dalla scomparsa di Philippe Streiff all’età di 67 anni, ex pilota che in carriera ha corso con la Renault, la Ligier, la Tyrrell e la AGS. Tetraplegico da 33 anni, dopo il drammatico incidente nei test a Jacarepaguà nel 1989, il francese ha portato avanti le sue battaglie dalla sedia a rotelle prendendo posizioni drastiche a difesa dei disabili, tanto da meritarsi la Legion d’Onore nel 1995.
- Streiff, il terribile incidente
- La F1 cambiò dopo l'incidente di Streiff
- Morte Streiff, il tweet di Domenicali
Streiff, il terribile incidente
Streiff ha lottato tanto dopo quel terribile incidente, per evitare che a qualcun altro potesse accadere la sua stessa disavventura. La sua auto infatti finì violentemente contro le barriere del circuito di Jacarepaguà e i soccorsi non furono certo di aiuto per il francese: nessun collare, nessun materasso ad aria e venne fatto scendere dalla sua monoposto senza alcuna precauzione.
La F1 cambiò dopo l’incidente di Streiff
Nella sua breve carriera, Streiff ha conquistato solo un podio, ma l’eredità che ha lasciato alla Formula Uno è grande: dopo il terribile incidente e il pessimo aiuto in Brasile è stata resa obbligatoria l’installazione di un centro medico in ogni circuito che ospita una gara del campionato. Tutto ciò è stato possibile anche grazie all’attivismo dell’ex campione della Ferrari Alain Prost.
Morte Streiff, il tweet di Domenicali
Dopo la notizia della scomparsa di Streiff, Stefano Domenicali ha twittato: “Sono addolorato nell’apprendere della morte di Philippe Streiff. Ha dimostrato un coraggio e una determinazione incredibili per tutta la vita”, ha dichiarato il presidente del circuito.
Il ministro dello Sport francese Amélie Oudéa-Castéra ha invece twittato: “Dopo la sua carriera in F1 e il suo incidente, si è battuto su tutti i fronti affinché le persone con disabilità potessero vivere nel modo più normale possibile, anche al volante, con ingegno e da pioniere”.