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F1, Antonio Giovinazzi si sfoga dopo il taglio: la dedica alla Ferrari

Il pilota pugliese torna a parlare dopo essere stato relegato al ruolo di terzo pilota dall'Alfa Romeo a favore del cinese Zhou: "Esco a testa alta, contro il potere dei soldi non si combatte. Ora penserò alla Ferrari".

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In attesa di scoprire se davvero, come auspicato, la Ferrari sarà in grado di tornare a lottare per la vittoria del mondiale piloti, complice l’atteso cambio dei regolamenti, o quantomeno per provare a vincere qualche gara, il 2022 della Formula 1 parte già con un’amara certezza per i colori italiani. L’assenza di piloti tricolori al via della nuova stagione, che partirà dal il prossimo 20 marzo dal Bahrain.

Non accadeva dal 2018, ovvero l’ultimo anno prima dell’ingresso in pianta stabile nel Circus di Antonio Giovinazzi.

Il pilota pugliese non è stato confermato dall’Alfa Romeo, che ha deciso di voltare pagina dopo due annate non esaltanti. 

F1, lo sfogo di Giovinazzi: “Silurato dopo la mia miglior stagione, ma era tutto scritto”

Così se al posto di Kimi Raikkonen, che ha dato l’addio alle corse, è stato ingaggiato Valtteri Bottas, reduce dal quinquennio al vertice con la Mercedes come scudiero di Lewis Hamilton, Giovinazzi sarà sostituito da Zhou Guyanu, primo cinese della storia in Formula 1, accompagnato al grande passo da un consistente “pacchetto” di sponsor.

Intervistato dal ‘Corriere della Sera’, Giovinazzi non ha nascosto la propria frustrazione per avere perso il proprio posto in Formula 1, apparentemente per “colpe” non proprie, rivendicando il proprio buon ruolino nelle qualifiche, dove ha spesso preceduto anche la Williams del talento George Russell, nuova seconda guida della Mercedes.

“Al di là della classifica questa era stata la mia migliore stagione in F1, ma sapevo che la sfida per la conferma era quasi persa in partenza. È il brutto di questo sport, purtroppo è sempre stato così: competere contro i soldi è impossibile”. 

Giovinazzi comunque non se la prende con Zhou e non punta il dito contro le dinamiche della F1 e neppure contro il team italo-svizzero: “I punti della superlicenza di F1 li ha ottenuti da solo. È vero, ora ci sono piloti che decidono le politiche finanziarie di intere squadre, ma non sono l’unico ad aver perso il posto per questo. Boicottato dalla squadra? Non credo, non avrebbero avuto motivo. In Messico mi sono solo sfogato, ero dispiaciuto per non aver raccolto quanto meritavamo”.

F1, Antonio Giovinazzi e l’amore per la Ferrari

La decisione dell’Alfa Romeo, del resto, era nell’aria da tempo: “Sono stati mesi difficilissimi – ha aggiunto Giovinazzi – C’erano voci sempre più forti su di me, ho sempre cercato di tenerle lontane, ma non era facile. Sono contento di come ho reagito, esco dalla F1 a testa alta”.

Formula 1 che potrebbe comunque riaccoglierlo già nel 2023 come pilota titolare, ma che nel 2022 lo vedrà riserva in ben tre team: la stessa Alfa Romeo, ma anche Haas e Ferrari, alle spalle di Charles Leclerc e Carlos Sainz.

Insomma, le chances di tornare presto al volante ci sono, anche se il sogno è farlo proprio con la Rossa…: “Continuerò a correre in Formula E con il team Dragon e sarò al servizio della Ferrari. È un grande impegno, è la squadra che mi ha dato tutto” ha detto Tony.

Il bilancio di Antonio Giovinazzi in F1 e le prospettive

Classe 1993, Giovinazzi ha finora raccolto 21 punti in carriera in Formula 1, ma solo sette punti nelle ultime due annate, che hanno comunque avuto un rendimento in linea con il potenziale dell’Alfa Romeo.

Alla guida dell’erede della vecchia Sauber, del resto, Giovinazzi si era ben disimpegnato nel 2019, racimolando 14 punti con lo storico sesto posto nel GP del Brasile, poi diventato quinto per una penalità inflitta ad Hamilton.

Ora, però, il team ha deciso di voltare pagina, relegando Antonio al ruolo di terzo pilota.

“Mi porterò sempre dentro il debutto nel 2017, a Melbourne – il ricordo di Antonio – Ero riserva, mi fecero salire in macchina sabato mattina, non conoscevo neppure la pista. E poi il mio primo GP a Monza, nel 201 e il penultimo del 2021 a Gedda, dove andai a punti nonostante fossi già stato scartato. Un bel segnale verso tutti”.

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