Il Bahrain ha fatto intravedere i primi bagliori nell’oscurità che sembrava aver avvolto la Ferrari in questo avvio di stagione: a Sakhir le SF-25 hanno dato prova di poter duellare con la scuderia più forte dello schieramento, ovvero la McLaren, nonostante un avvio di GP che sembrava il solito cupio dissolvi. Segno che gli aggiornamenti fatti debuttare in questo fine settimana, nonostante i dubbi di Frédéric Vasseur che avrebbe preferito prima risolvere i problemi di bilanciamento della vettura, hanno dato qualche primo frutto. Non avvelenato come gli apocalittici temevano, s’intende.
- Leclerc difende le strategie Ferrari in Bahrain
- "Deludente dare il massimo e poi finire quarti"
- Hamilton non riesce a tirare fuori il meglio dalla Ferrari
- Vasseur non cerca trattamenti di favore e difende Russell
Leclerc difende le strategie Ferrari in Bahrain
Charles Leclerc ha concluso quarto, con qualche impiccio nella gestione delle gomme (partenza con le medie, con gli altri che invece hanno optato per le soft, per poi passare alle hard non avendo un secondo treno di medie all’ingresso della safety card all’altezza del 33esimo giro). Ma il monegasco, scattato dalla prima fila, pur con una vettura che è riuscito a valorizzare non si è detto certo felice del risultato. Nelle dichiarazioni a fine gara, raccolte da Sky Sport, il pilota ha ribadito un concetto ahilui ripetuto altre volte: non si può essere felici di un quarto posto.
Leclerc, anzitutto, ha difeso le strategie del team, pur avendo un punto di vista diverso in particolare all’inizio. “Una sosta? Era possibile a mio avviso, ma non potevamo sapere certo dell’ingresso della safety car, perciò il doppio stop è stata una cosa giusta da fare”, ha spiegato il monegasco. Per quindi aggiungere: “La soft aveva parecchio degrado, perciò era necessario mettere le hard alla fine. Questo è stato il miglior risultato che oggi potesse essere possibile. Ho lottato, ma non è bastato”.
“Deludente dare il massimo e poi finire quarti”
Il pilota Ferrari ha inoltre affermato che nel secondo stint si è sentito a suo agio con la vettura, sino a quando non si è portato dietro George Russell e “le gomme hanno sofferto il surriscaldamento: eravamo nella finestra giusta, ma le hard non sono andate bene”. Sull’obiettivo podio, Leclerc ha confidato di sperarci, “perché è deludente quando dai il massimo per chiudere poi quarto. Questa però è la situazione in cui ci troviamo. Mi pare che al momento non siamo veloci. In generale ci è mancato il passo”. E per il pilota serve “qualcosa in più, come più carico aerodinamico, più aderenza per essere più veloce in curva. In qualifica puoi mascherarlo, ma in gara rischi di avere più degrado”.
Hamilton non riesce a tirare fuori il meglio dalla Ferrari
E questo nonostante gli aggiornamenti apportati, tra il nuovo fondo e una propaggine triangolare al diffusore. Lewis Hamilton, che ha chiuso quinto, a sua volta come il compagno di squadra non si è detto certamente felice, nonostante la rimonta dalla nona posizione (ottenendo pure dal pubblico il simbolico riconoscimento di “Pilota del Giorno”). “Non pensavo andasse così male – ha rivelato a Sky Sport – né che fosse così poco costante la capacità di adattarmi alla vettura. Continuerò a spingere: oggi spero di aver dato prova di avere ancora qualcosa dentro di me, devo cercare di tirare fuori di più quel potenziale”.
Vasseur non cerca trattamenti di favore e difende Russell
E Vasseur, sempre a Sky Sport, ha commentato: “Non so se questo sia il meglio che avremmo potuto fare”. La safety car “apparsa nel momento in cui stavamo andando meglio” ha poi scombinato i piani Ferrari, “ma è una cosa che non possiamo controllare”. Per il team principal è un dato di fatto che McLaren “sia un passo avanti”, ma al tempo stesso “in certi frangenti siamo lì: loro sono in media due-tre decimi meglio di noi, e al momento siamo in lotta con Mercedes e Red Bull. Questa situazione può cambiare a seconda del GP che affrontiamo, ma siamo lì”.
E sulla potenziale penalità a Russell, terzo, che consegnerebbe a Ferrari il primo podio stagionale, l’ingegnere ha comunque difeso il rivale di Mercedes, sostenendo che con la perdita del transponder e i mancati riscontri sui tempi sul giro e il GPS, ha dovuto fare i conti con l’attivazione del DRS da solo. “Non penso verrà penalizzato, non l’ha fatto apposta ed è stato comunque un vantaggio minimo”.
Vasseur ha poi affermato di comprendere la frustrazione di Hamilton dopo “l’ottimo lavoro dalla libere al Q2. Oggi ha fatto una bella gara, ha chiuso davanti a Verstappen [sesto, ndr], ma se parti nono-decimo diventa dura”. In vista della prossima gara in Arabia Saudita, le aspettative “vanno tenute basse”. “La chiave sono le gomme e come vengono gestite, ma a Gedda è quasi l’opposto: lì puoi fare anche dieci giri nelle qualifiche con lo stesso set”.