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F1, GP Baku, Leclerc rivela quando ha capito di aver perso. E celebra McLaren e Piastri

Oscar Piastri vince il GP di Baku e porta McLaren in testa alla classifica di F1. Le dichiarazioni del pilota e quelle del secondo al traguardo, Charles Leclerc, che spiega cosa non è andato per il verso giusto

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

La McLaren sta dimostrando di non essere un fuoco di paglia, ma una costante pericolosa per gli avversari in griglia della F1. E nel GP dell’Azerbaijan c’è stato infatti il cambio della guardia in vetta alla classifica di campionato, con la scuderia di Woking prima con un vantaggio di 20 punti su Red Bull. Che se non fosse stato per l’incidente a un giro dalla fine di Sergio Perez, in un fuoripista che ha riguardato anche Carlos Sainz, avrebbe potuto ambire a qualcosa di più. In tutto ciò Ferrari scattava dalla pole con Charles Leclerc, ma tra le gomme e l’indole arrembante e spregiudicata di Oscar Piastri, vincitore di Baku, la vittoria alla fine è sfumata.

GP Baku, il sorpasso di Piastri su Leclerc

Dopo il successo di Monza non c’è stato quindi il bis nonostante le ottime premesse dalla griglia. Anche perché l’australiano di McLaren tiene il fuoco dentro, mettendo pressione a Leclerc e resistendo contestualmente ai suoi attacchi quando al giro 20 è riuscito a metterlo dietro i suoi scarichi.

Questo nonostante la pista di Baku fosse nelle corde della SF-24, ma il primo pit stop con il cambio delle gomme dalle medie alle hard ha determinato un cambiamento nella gara, con il vantaggio del monegasco che si è drasticamente ridimensionato. E i tentativi di mettere in difficoltà Piastri non hanno ripagato, con Leclerc arrivato a fine gara con le gomme posteriori ormai esauste (e col rischio che sia Perez che Sainz potessero cacciarlo dal podio).

Piastri: “Gara faticosa ma tra le più belle per me”

Il vincitore di Baku una volta sceso dalla MCL38 ha spiegato che alla partenza, in cui era secondo, ha provato subito a conquistare la testa per poi scoprire di non avere il passo una volta uscito dal DRS. “Ma dopo la sosta ci siamo avvicinati nuovamente e mi era parso di avere molto più grip“, ha proseguito. “Quindi dovevo attaccare ed ero conscio che dovevo passare Leclerc all’inizio dello stint: è stata una mossa alquanto rischiosa. Quindi ho dovuto gestire e negli ultimi due giri sono uscito dal DRS e, anche se qui non puoi mai rilassarti, mi sono tranquillizzato. Una gara faticosa, ma una delle mie più belle in assoluto“.

Piastri è riuscito nell’inosabile, ovvero portare un team rivale a spodestare la (ex?) corazzata Red Bull dalla cima della classifica costruttori. Una rimonta progressiva da parte della scuderia e anche da parte dell’australiano, partito a inizio stagione in sordina per poi crescere di pari passo con la vettura. Avvisate il compagno di squadra Lando Norris, che pure ha vinto due GP quest’anno ma che ancora paga dei limiti (mentali, soprattutto) che non lo rendono veramente competitivo: nella corsa al titolo Piloti le gerarchie papaya potrebbero cambiare.

Leclerc: “Ho capito che sarebbe stata difficile dopo il pit stop”

Per quanto riguarda la Ferrari, Leclerc dopo un venerdì complicato (dove non è riuscito a portare avanti la simulazione gara, cosa che poi ha inficiato questa domenica) e un sabato dove alla fine ha conquistato la pole, poteva magari aspettarsi più di un secondo posto. Ma in maniera molto lucida ha così analizzato a fine gara: “Ho capito che sarebbe stata difficile non appena abbiamo montato gomme dure. Eravamo più competitivi con le medie e nel momento in cui abbiamo cambiato mescola, la gara si è complicata. È stata molto difficile, abbiamo cominciato a soffrire. Ho davvero dovuto lottare per tenere gli pneumatici vivi fino alla fine, quando ho cominciato a sfiorare i muri”.

Il monegasco si è poi complimentato con Piastri e McLaren “per il lavoro eccezionale”: “La McLaren era rapidissima in rettilineo e aveva una trazione leggermente migliore della nostra. Quando Oscar mi ha passato, ho pensato a mantenere la calma. Credo che loro avessero meno carico rispetto a noi visto quanto sono stati veloci in rettilineo, mentre noi siamo stati più rapidi in curva”.

“In rettilineo non sono riuscito a fare il sorpasso”

Leclerc ha quindi affermato che nel momento in cui Piastri lo ha superato era tranquillo: “Pensavo che alla fine dovessi limitarmi a gestire e aspettare il momento giusto per mettermi davanti. Ma in realtà è stato più difficile del previsto perché in rettilineo non sono riuscito ad avvicinarmi per tentare il sorpasso. Lì penso che abbiamo perso la gara. Purtroppo non mi sono difeso come avrei dovuto, ma come ho detto ero in sofferenza con le gomme e se gli altri sono più bravi di te, meritano di vincere”.

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