A un anno dalla sua introduzione, è l’amministratore delegato della F1 Ross Brawn a fare un bilancio del budget cap: “Era fondamentale migliorare le gare e per farlo abbiamo scelto di dare a ogni squadra le stesse opportunità, una parte deriva dalle risorse finanziarie. Per anni sulla griglia di partenza c’erano tre o quattro team con risorse nettamente superiori agli altri e questo creava una situazione che non consentiva di avere margini ridotti in pista. Costruire le proprie vetture è una sfida enorme, ma in passato più si avevano soldi a disposizione e migliore era la macchina che si poteva costruire”.
L’ex Benetton e Ferrari prosegue la sua valutazione: “Avremmo potuto scegliere la via più semplice, quella di avere auto standard, con gli stessi motori e parti specifiche uguali: la F1 avrebbe così perso la sua magia. Il tetto ai costi è stato un passo molto significativo per la F1 e ha creato una situazione dove vince chi è più intelligente, con un margine ridotto tra il primo e il secondo. Chiaramente ci sono alcuni difetti da correggere, ma considerando la complessità dell’introduzione di questo sistema, è fantastico il risultato che i team di F1 e la FIA hanno ottenuto”
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