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F1, budget cap: oggi la conferenza stampa Red Bull sul patteggiamento con la FIA. La verità sulle sanzioni

Alle 18:30 la scuderia di Horner ha programmato di dare le risposte sulla vicenda che ha inchiodato tifosi e team alla decisione finale della FIA: una storia che ha inciso su tutti, Ferrari compresa

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

L’attesa è finita: oggi venerdì 28 ottobre alle 18:30 dopo quattro settimane dall’accertamento dello sforamento da parte della Red Bull del budget cap, nell’esercizio relativo al 2021 in Formula 1, si chiude un nuovo capitolo di questa vicenda che ha diviso e contrapposto (con non pochi veleni) la scuderia dei bibitari dal resto del mondo del circus.

In questa agognata conferenza stampa ufficiale, il team illustrerà l’accordo che è raggiunto con la FIA e le sanzioni decise per la violazione occorsa nella passata stagione. E sulle quali si sono alternate non poche polemiche. Insomma, oggi è il giorno.

F1, budget cap: la Red Bull ha ammesso responsabilità

Com’è ormai noto, la Red Bull si è dichiarata colpevole di aver sforato il budget cap nel corso del Mondiale di Formula 1 2022, dopo le resistenze iniziali, e ha accettato il patteggiamento che è stato offerto dalla FIA per le violazioni accertate e che hanno avuto ripercussioni anche sugli investimenti e sulla resa complessiva.

Una vicenda delicatissima sulla quale anche Mattia Binotto, team principal della Ferrari, ha espresso il disagio e la rabbia sulla questione.

Ovviamente la decisione di accettare la mano tesa dalla federazione può e deve essere dettata anche dall’eventualità di vedersi infliggere sanzioni ancora più pesanti e mettere a rischio un titolo Mondiale conquistato dal pilota olandese Max Verstappen, che aveva battagliato e a lungo per aggiudicarselo nel 2021 contro Lewis Hamilton e una Mercedes fantastica.

Fonte: ANSA

Red Bull: violazione minore, patteggiamento accettato

Secondo quanto emerso, la scuderia dei bibitari avrebbe commesso una violazione minore, con uno sforamento di un importo inferiore al 5% del budget complessivo, e avrebbe accettato l’ABA (Accepted Breach Agreement), ammettendo le proprie responsabilità, nel timore appunto di un netto peggioramento delle possibili implicazioni che ne sarebbero derivate.

In poche parole, meglio versare quest’obolo che andare incontro a un peggioramento delle sanzioni. Secondo le procedure, la Red Bull accetta implicitamente anche qualsiasi sanzione gli sarà comminata dalla FIA, rinunciando al ricorso in appello.

Fonte: ANSA

Violazione budget cap Red Bull, che poteva accadere

Che cosa sarebbe potuto accadere, qualora la Red Bull non avesse accettato l’ABA? Gli scenari che si sarebbero potuti presentare, con una simile premessa, sono molteplici: la scuderia ha evitato la possibile ed eventuale (ribadiamolo) penalizzazione in classifica dei suoi piloti e la decurtazione di parte del budget cap di partenza della prossima stagione, componente che incide sull’intero Mondiale e sulla monoposto.

I rischi di sanzione della Red Bull da parte della FIA

Ma cosa rischia la Red Bull in vista della sentenza che verrà ufficializzata oggi? Stando alle ultime ipotesi avanzate da Sky Sport e assai prossime all’indirizzo che sarebbe dominante al momento, questi potrebbero essere i risultati dell’accordo tra Red Bull e FIA:

  • pena finanziaria, multa o decurtazione budget cap 2023: la prima sanzione è di tipo pecuniario, ciò vuol dire che alla Red Bull verrà comminata una multa oppure una decurtazione a livello economico sul budget cap del 2023;
  • pena sportiva, riduzione monte ore simulazione per il 2023 e il 2024: oltre alla sanzione economica, se ne aggiunge una tecnico sportiva, ovvero la riduzione del 25% del monte ore di simulazione per il Mondiale 2023 e 2024. Tra simulatore e galleria del vento si possono utilizzare 2000 ore l’anno: in questo caso la Red Bull potrebbe sfruttarne solo 1500.

La promessa di Horner e della Red Bull sulla verità

Christian Horner, team manager del team, aveva sottolineato già una settimana fa ad Austin, in occasione del GP, che non ci sarebbe stato alcun accordo segreto con la Federazione e che i contenuti del patteggiamento sarebbero stati illustrati in maniera trasparente. Come dovrebbe avvenire, appunto, stasera in conferenza stampa.

F1, budget cap: oggi la conferenza stampa Red Bull sul patteggiamento con la FIA. La verità sulle sanzioni Fonte: ANSA

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