La guerra aperta, in pista e fuori, tra Max Verstappen e Lewis Hamilton presenta anche degli strascichi che vanno oltre il duello per il titolo mondiale. I pareri nelle ultime ore sulla gestione da parte della FIA, della direzione corsa e dei commissari, delle decisioni prese durante il pazzo Gran Premio di Arabia Saudita sono disparati e tutti molti duri.
Ma c’è anche chi va al contrattacco. E’ il caso di Emanuele Pirro, ex pilota di F1 e vincitore della 24 ore di LeMans, che non è stato tenero contro chi “racconta questa Formula 1”. In molti in rete e sui social hanno letto una frecciata contro Vanzini e Genè, telecronisti ufficiali della Formula 1 in Italia.
Pirro attacca “chi racconta la F1”. Ce l’ha con Vanzini e Genè?
L’ex pilota di Formula 1 e vincitore della 24 ore di LeMans, Emanuele Pirro è intervenuto questa mattina a Radio Sportiva. Ovvio che al centro della sua intervista ci fosse quanto successo ieri tra Max Verstappen e Lewis Hamilton a Jeddah e soprattutto un parere da parte di chi, ha spesso ricoperto il ruolo di commissario della direzione corsa. Pirro, oltre a spiegare quanto successo in pista, le varie decisioni prese da Masi sulle due bandiere rosse e sui “casi” di battaglia tra Max e Lewis, ha parlato anche di come viene raccontata la F1. Queste le sue parole riprese dalla pagina Facebook Hammer Time:
“Nella Federazione Internazionale abbiamo i migliori al mondo. Parliamo di uomini straordinari, dei quali bisogna assolutamente fidarsi, dal momento che loro hanno in mano dati che nessun altro ha a disposizione. Gli spettatori, invece, sono dei complottisti, e lo sono anche per colpa di chi racconta questa Formula 1, che lo fa in maniera arrogante e non competente, e mi dispiace. La prima bandiera rossa? Un direttore non espone mai una red flag a cuor leggero. Se lo ha fatto, aveva i suoi buoni motivi. Stiamo assistendo ad un bellissimo campionato, ma sarebbe bello che i team principal di Mercedes e Red Bull la smettessero di gettare benzina sul fuoco. La trattativa tra Masi ed Horner? Anche qui si tratta di un errore incredibile da parte di chi racconta la Formula 1. Inaccettabile parlare di contrattazione, hanno fatto solamente quello che fanno normalmente, solo che questa volta lo hanno fatto a bocce ferme”.
Con chi ce l’aveva Pirro? Attacco alla telecronaca Sky?
Lui, Emanuele Pirro, non ha fatto nomi. Ma in molti hanno letto tra le righe, nemmeno troppo velatamente, un riferimento alla telecronaca di Sky che ha i diritti della F1 in Italia. In particolare il modo con cui il telecronista Carlo Vanzini, il commentatore Marc Genè hanno apostrofato le decisioni di Michael Masi e della direzione corsa sulle bandiere rosse, le ripartenze e qaunt’altro.
Addirittura Matteo Bobbi, altro commentatore di Sky F1 ha parlato apertamente di “mercato del pesce” in relazione alla proposta da parte di Masi al team principal della Red Bull, Horner di far ripartire Verstappen dietro Ocon ed Hamilton al secondo restart dopo che Max aveva tagliato la chicane alla prima ripartenza finendo davanti appunto la Alpine del francese e la Mercedes dell’inglese.
Pirro, già in passato parole al veleno sulla telecronaca tv
Proprio a inizio stagione lo stesso Pirro aveva avuto parole simili contro i commentatori televisivi in seguito alle primissime scintille tra Hamilton e Verstappen in Baharain nella gara d’esordio. Pirro disse:
“Da casa la percezione è diversa e sinceramente chi ci racconta questo sport in tv non fa del suo meglio nel raccontare le cose come stanno. Sarebbe meglio a volte informarsi meglio per comunicare ai telespettatori come stanno le cose. Se ai telespettatori viene detto chiaramente, è meglio per tutti.”