Archiviato il weekend del Bahrain, in Formula Uno continua a far discutere il caso drs che sta coinvolgendo in queste ore la Mercedes di George Russell, seconda al traguardo della quarta tappa del Mondiale. Pur avendo la possibilità di sperare in un podio, complice l’attuale quarto posto di Charles Leclerc, la Ferrari non starebbe spingendo per una penalità nei confronti del pilota britannico. Alla base di questa “strategia politica” potrebbe esserci un team radio dello stesso Leclerc.
- F1, caso drs: Russell graziato, Vasseur minimizza
- Il team radio di Leclerc spiega la strategia politica della Ferrari
F1, caso drs: Russell graziato, Vasseur minimizza
Dopo aver chiuso il Gran Premio del Bahrain tra le due McLaren di Piastri e Norris, George Russell rischia una pesante penalità da parte della FIA per la presunta attivazione irregolare del drs (drag reduction system), l’ala posteriore mobile che i piloti possono aprire se distanti meno di un secondo dalla vettura che li precede, in uno dei detection point del circuito di riferimento.
In bilico, dunque, il risultato del talento inglese, notato dai commissari e ora chiamato a confrontarsi con la Federazione per chiarire quanto accaduto. Sorprende, contestualmente, l’atteggiamento piuttosto remissivo della Scuderia Ferrari, che sin dal termine della gara domenicale non ha mai esercitato pressioni sulla FIA, nonostante l’irregolarità.
Il team principal Fred Vasseur, in primis, è arrivato persino a giustificare l’episodio e l’errore di Russell, senza cercare un escamotage per favorire Leclerc e centrare il primo podio della stagione della Rossa: “Ha perso il transponder quindi non avevamo né i dati né il GPS – ha detto ai microfoni di Sky Sport Italia, facendo chiarezza su quanto accaduto –. Penso sia stato un errore suo ma non credo che lo penalizzeranno perché è stato un vantaggio davvero piccolo”.
Il minimo vantaggio ottenuto da Russell, dunque, non ha inciso sulla gara e sull’ordine d’arrivo, con la FIA che ha poi deciso di sorvolare, prendendo atto delle difficoltà tecniche della Mercedes nell’occasione e di un dettaglio che non sembra aver fatto la differenza, pur andando oltre i confini del regolamento.
Il team radio di Leclerc spiega la strategia politica della Ferrari
Mal comune, mezzo gaudio. Sì, perché Russell non è stato il solo ad aprire il drs nel momento sbagliato. Anche Charles Leclerc, che si è immediatamente accorto di quanto stava succedendo, ha visto aprirsi per una frazione di secondo l’ala mobile, all’ingresso di una curva del circuito del Bahrain. Il monegasco, infatti, si è subito collegato con il proprio ingegnere Bozzi, chiedendo spiegazioni mentre era alla guida: “Che diavolo è successo? Perché ho il drs attivo?”, ha esclamato il 16 in rosso. “C’è stato un problema con i transponder, usa il DRS solo quando te lo dico io”, ha risposto con prontezza l’ingegnere di pista del classe ’97.
Un siparietto che non è passato inosservato, proprio come l’inquadratura fornita dalle telecamere onboard che stazionano sulla SF-25. Inseguito da Lando Norris, poi bravo a chiudere al terzo posto, Leclerc ha visto aprirsi per un attimo l’ala mobile all’entrata di curva 12, ampiamente fuori da uno dei detection point.
Cosa è successo? Stando alle prime indicazioni, si tratterebbe di una conseguenza della perdita del transponder della Mercedes di Russell, che in quel momento viaggiava a vele spiegate proprio davanti a Leclerc. Non è escluso, quindi, che la Ferrari abbia evitato di evidenziare l’errore e l’irregolarità targata Mercedes, così da evitare eventuali investigazioni ai danni del suo pilota.