Di pareri ne è piena la terra, e che volete che sia ascoltare cosa ha da dire David Coulthard sulla scelta della Ferrari di affidare il secondo volante per la stagione 2025 a Lewis Hamilton. Una notizia che non poteva lasciare impassibile anche l’ex pilota McLaren, oggi stimato opinionista, e come tale considerato uno dei più eminenti osservatori del circus della Formula Uno.
- La profezia di Coulthard: “Un’operazione sentimentale e basta”
- Incognita Leclerc: “Per Lewis un compagno scomodo”
- “Lewis non deve dimostrare nulla: sogna solo l’ottavo titolo”
La profezia di Coulthard: “Un’operazione sentimentale e basta”
Fa ancora più rumore sentir dire da una vecchia volpe come Coulthard che la scelta operata da Ferrari e Hamilton non sia stata la più azzeccata, soprattutto se vista dall’ottica della casa di Maranello. “Ho paura che Ferrari, scegliendo Hamilton, abbia voluto fare una sorta di operazione bis di quella che una quindicina d’anni fa fece Mercedes con Michael Schumacher”, afferma lo scozzese parlando in una trasmissione britannica.
“Schumacher all’epoca era già meno veloce di quanto fosse stato precedentemente, al punto da rivelarsi un buon pilota, oltre che chiara e te un grande colpo a livello mediatico. Ma non era forte e dominante come in Mercedes speravano che fosse, ricordando i fasti vissuti in Benetton e Ferrari. Con Hamilton, il rischio è che accada qualcosa di molto simile, perché anche Lewis non è più veloce come un tempo”.
Incognita Leclerc: “Per Lewis un compagno scomodo”
Coulthard sembra abbastanza sicuro del fatto che il matrimonio tra i due non porterà alcun dividendo. “Hamilton non è più il pilota che ha vinto mondiali in serie con la Mercedes. Tra l’altro dovrà fare i conti con un compagno di scuderia come Leclerc che, specie in qualifica, sa come spingere forte sull’acceleratore.
Già quest’anno in Mercedes il confronto con Russell per Lewis non è stato dei più positivi, specialmente al sabato. E poi dal 2021 ad oggi Hamilton ha vinto appena due gare, un numero troppo misero per pensare di poter cambiare abitudini in fretta”.
“Lewis non deve dimostrare nulla: sogna solo l’ottavo titolo”
Quello che fa più riflettere del pensiero esposto da Coulthard è la similitudine con il periodo finale della carriera di Schumacher, che a differenza del britannico tornò a correre dopo 4 anni di stop. “A un certo punto della loro carriera, i piloti perdono inevitabilmente velocità. Hamilton è già in questa fase e la scelta fatta dalla Ferrari è sembrata più sentimentale, per non dire commerciale.
Sicuramente non sarà facile per Lewis trovare quelle vittorie e quella costanza di rendimento che ha contraddistinto gli anni migliori della sua carriera.
Detto ciò, Hamilton non deve dimostrare più nulla, è 7 volte campione del mondo, ma si sente spinto ancora a migliorare per dimostrare che sebbene abbia 40 anni è forte anche per le generazioni che lo seguiranno. Si migliora sempre di più e insegue un grande sogno: conquistare l’ottavo titolo iridato. La sconfitta del 2021 ancora brucia, e forse in Ferrari sente di poterla rimarginare definitivamente. Ma non sarà per nulla facile”.