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F1, GP Belgio: clamoroso, Russell squalificato. Vince Hamilton, che polemizza con Mercedes. E Leclerc spegne le speranze Ferrari

George Russell prima vince a Spa, nel GP di Belgio, e poi finisce squalificato: ecco perché e cosa è successo. Il primo posto va al compagno di squadra Hamilton, polemico però con Mercedes. E ancora, la crisi Ferrari e Perez quasi fuori da Red Bull

Pubblicato:

Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

George Russell ha osato a Spa, andando inizialmente a vincere il GP del Belgio (sulla carta terzo successo in carriera, secondo in questa stagione: meglio di lui nel 2024 solo Verstappen) con una sola sosta, in una gara che ha visto rimescolarsi le carte ma che alla fine aveva (a breve capiremo perché si parla al passato) portato in dote a Mercedes la doppietta in cima. Al secondo posto si trovava Lewis Hamilton, e quindi avremmo potuto dire che il team di Toto Wolff ha chiuso in gloria questa prima parte di stagione che va verso la sosta estiva. Ma in realtà il diavolo si nasconde nei dettagli, che siano delle piccole variazioni di peso della monoposto o dei malumori da parte di uno dei piloti (spoiler: è quello che il prossimo anno andrà in Ferrari).

GP Belgio, Russell squalificato: ecco perché

Colui che inizialmente vinse il Gran Premio sulla probante pista delle Ardenne ha suo malgrado mandato a monte questo successo. Galeotta fu la W15 numero 63 che ha guidato sino al trionfo: dalle verifiche tecniche post gara è risultato infatti che il peso della monoposto è risultato inferiore di 1,5 kg rispetto al valore regolamentare. Per essere precisi, ad una prima pesata la vettura risultava di 798 kg, quindi nel peso giusto a norma dell’art. 4.1 del regolamento tecnico della F1. Tuttavia, è d’obbligo procedere poi ad una seconda misurazione al netto della benzina rimasta nel serbatoio dopo la gara, in questo caso 2,8 litri di carburante. Serbatoio che comunque ai sensi del regolamento non è stato svuotato del tutto, con almeno un litro di benzina che deve essere analizzata nelle procedure di conformità al tipo di combustibile che è omologato per la F1.

In questa seconda pesata la W15 ha dato un valore diverso, inferiore, ovvero di 796,5 kg. Un peso inferiore a quello minimo di 798 kg, perciò il delegato tecnico della FIA Jo Bauer ha segnalato la cosa al collegio dei commissari, in modo tale che valutassero le eventuali misure da adottare nei confronti del pilota. Ciò significava che nella peggiore delle ipotesi Russell poteva perdere la sua vittoria, venendo estromesso dalla classifica.

Così è stato, come riporta un comunicato FIA in cui il team Mercedes, per tramite di un suo delegato, ha riconosciuto l’errore ammettendo le proprie responsabilità.

Hamilton eredita la vittoria, ma è polemico con Mercedes

Una beffa atroce che fa il paio con la grana che è esplosa nello spogliatoio Mercedes. A fine gara infatti Hamilton, che eredita così la vittoria, aveva fatto capire che il podio gli stava alquanto stretto: nonostante un netto cambio di marcia rispetto alle prove del venerdì che il pilota ha giudicato “disastrose”, con la vettura “per niente competitiva”, il pluricampione iridato sperava in qualcosa di più nella gara domenicale.

Hamilton ha optato per le due soste, a differenza di Russell, per stare al passo della strategia di Charles Leclerc, con cui si è ritrovato a lottare da vicino e fare in modo che il pilota Ferrari non andasse a fare l’undercut. Questo modus operandi concentrato nell’arginare il futuro compagno di squadra ha però lasciato scoperto Hamilton nei confronti di quello attuale, ovvero Russell. Il baronetto ha spiegato a Sky Sport: “Ho provato ad avvicinarmi ma George ha fatto un ottimo lavoro in entrambi i suoi stint“. Il ferrarista in fieri durante la gara aveva puntualizzato nel team radio il fatto di avere ancora gomme buone, “ma dal muretto mi hanno richiamato per fare la sosta e ho obbedito. E purtroppo è andata così”. Come dire, fosse stato per me magari avrei potuto ambire alla vittoria sulla pista.

E se Hamilton nega poi che Mercedes possa ambire al trionfo in questa stagione (“È una speranza un po’ eccessiva, ma potremmo toglierci delle soddisfazioni se manteniamo questa competitività”) e la comunque competitiva McLaren manda a carte e quarantotto la propria gara tra le sbavature (che iniziano a diventare troppe) di Lando Norris e qualche errorino di Oscar Piastri (comunque autore di un notevole sorpasso su Leclerc e comunque sul podio), da Ferrari le sensazioni sono contrastanti.

Leclerc deluso ammette: “Non possiamo fare di meglio”

Non siamo al disastro visto nelle ultime gare, tra aggiornamenti sbagliati e inghippi tecnici, ma non siamo neanche completamente fuori dal tunnel. Il poleman Leclerc, quarto prima della squalifica di Russell e quindi successivamente terzo, si è detto letteralmente deluso a Sky Sport, ammettendo senza infingimenti: “La verità è che non siamo sufficientemente veloci. Siamo stati la quarta vettura più veloce oggi. E ciò che mi rende ancora più deluso è che avevamo sia la McLaren che Red Bull dietro. E non siamo riusciti a fare la gara con le Mercedes”.

E ancora: “Non potevamo fare meglio del quarto posto. Questo non è stato un buon fine settimana: lo sarebbe stato se avessimo avuto davanti una Red Bull. E invece abbiamo davanti due Mercedes“. Inoltre, il monegasco ha ammesso che con il senno di poi si poteva fare una sola sosta, anziché farne una seconda per arginare l’undercut dei rivali che lo stavano seguendo. E come se non bastasse prosegue il problema dei rimbalzi, che lo stesso Leclerc ha spiegato si sono presentati nella parte finale del GP, in particolare nelle curve ad alta velocità che caratterizzano Spa. “Anche se non è stato così incisivo come nelle altre gare”, ha aggiunto.

Sainz altrettanto deluso

Anche Carlos Sainz, sesto dopo la squalifica di Russell, non ha nascosto la propria delusione. Inizialmente ottimista per la strategia della gomma hard con la quale è partito, lo spagnolo è tornato sulla terra per via di soste non ottimali e uno stint troppo breve: “Avremmo dovuto allungare di almeno altri 10 giri. Oppure, facendo due soste, forse dovevamo fermarci cinque o sei giri prima per sfruttare di più la gomma hard”.

Brutte notizie per Perez: Horner ha parlato con Ricciardo

Ma c’è a chi va peggio. Parliamo di Sergio Perez, solo ottavo e sempre più pericolosamente fuori da Red Bull, fallendo l’obiettivo di un distacco in classifica inferiore ai 100 punti dal compagno di squadra Verstappen prima della sosta estiva per garantirsi il proseguimento in squadra, come previsto dalla clausola del suo recente rinnovo. Il gap, per la cronaca, si attesta ai -146 punti, ergo il messicano è appeso ad un filo.

Come d’altronde suggeriscono le parole inequivocabili di Helmut Marko, che a Sky Sport si è detto deluso delle prestazioni di Perez a Spa, che era partito secondo (e ha pure ottenuto il giro più veloce): “È crollato del tutto, specialmente nell’ultimo stint. […] Non è ciò che ci aspettavamo”. E come riporta Formula Passion, avvisate il messicano che a fine gara Christian Horner si è confrontato con Laurent Mekies e con il candidato per il dopo Perez Daniel Ricciardo. È arrivato l’avviso di sfratto per lo scudiero di Verstappen?

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