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F1, Ecclestone su Hamilton rovina la festa alla Ferrari. La profezia fosca: "Si farà molti nemici"

Mentre è in pieno svolgimento la luna di miele tra Lewis Hamilton, la Ferrari e i tifosi, a disturbare l'idillio ci pensa Bernie Ecclestone. L'ex capo della F1 non nasconde il suo scetticismo e ha una previsione

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Bernie Ecclestone è uno che non le ha mai mandate a dire, e la cosa ha avuto un ulteriore spinta da quando non è più a capo della F1. Colui che ha reso questa serie il più importante campionato motorsportivo al mondo, o perlomeno il più redditizio (con Liberty Media che ha poi preso il testimone per compiere il successivo salto di qualità) è al tempo stesso anche una mina vagante, capace di innescare ogni tanto qualche controversia. Come di certo faranno discutere le sue parole sul colpo di mercato dello scorso anno, ovvero l’ingaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari.

Ecclestone spara a zero su Hamilton alla Ferrari

L’arrivo del britannico a Maranello ha scatenato entusiasmo e dato un ulteriore slancio ad una scuderia che, soprattutto sotto le pazienti cure di Frédéric Vasseur, sta ritrovando la strada per il successo dopo anni di tregenda sportiva (non a caso lo scorso anno il team ha conteso sino all’ultimo alla vincitrice McLaren il titolo Costruttori). Al tempo stesso, il baronetto ormai sugli anta vuole ancora dare prova di cosa può essere capace un pluridecorato campione della F1, e lasciarsi alle spalle anni di magra.

Ma secondo Ecclestone tanto entusiasmo non è esattamente motivato. Parlando al quotidiano inglese Telegraph, l’ex patron della F1 ha dato prova che no, ancora oggi non prova una gran simpatia nei confronti di Hamilton (che ha criticato anche per come si veste).

“Leclerc godrà di una migliore considerazione. Ad Hamilton mancano le motivazioni”

A suo dire, il nuovo arrivato non godrà in Ferrari delle medesime attenzioni avute in Mercedes. “Questo perché il team è anzitutto soddisfatto di Charles Leclerc, e poi quest’ultimo parla italiano, motivo per cui gode di una certa considerazione”.

Ma anche qualora Hamilton andasse subito forte, le cose per lui secondo Ecclestone non saranno comunque facili: “Si farà molti nemici, perché è arrivato in squadra all’improvviso“, forse collegandosi al cambio della guardia a sorpresa con Carlos Sainz, pilota amato in scuderia e fautore di buoni risultati.

L’imprenditore a capo un tempo della F1, inoltre, non ritiene che l’età possa essere il reale vulnus di Hamilton: “Il problema, semmai, è da quanto tempo fai la stessa cosa. Lui ha talento come pilota, forse non tutto quel talento che la gente ritiene, però tanto basta per vincere le gare. Ma io penso che sia stanco, che non abbia più le motivazioni. Non è come se non avesse mai vinto un Mondiale e quindi fosse ancora alla ricerca di qualcosa: lui ne ha vinti sette”.

“Hamilton non durerà più di due anni alla Ferrari”

Ecclestone quindi riserva il colpo da ko: “Penso che in Ferrari non durerà più di due anni, come da contratto. Piero Ferrari, che lo ha portato lì da loro, è convinto di aver fatto la cosa più giusta. Mi auguro per lui che sia così, anziché aver fatto una mossa che alla fine dovrà rimpiangere”.

A latere, il consiglio non richiesto: “Non capisco perché si sia lanciato in tutte quelle cose senza senso“, riferendosi alle sue attività extrapista, dalla moda (“Com’è possibile che un vincitore di Mondiali e con i suoi soldi si possa vestire così?”) a tutto il resto, come la musica. “Dovrebbe tirarsi fuori da tutto. Si mette sotto i riflettori in un modo che ti rende difficile amarlo”.

Wolff: “L’uscita di Hamilton non ci ha tramortito”

Di Hamilton ha parlato anche il suo ex team principal ovvero Toto Wolff. A Sky Sport ha difeso la scelta di puntare sul confermatissimo George Russell (“Lui è un pilota esperto e che ha già avuto successo nelle gare”) e sulla nuova leva Andrea Kimi Antonelli.

Ci siamo reinventati – ha spiegato Wolff -. Per entrambe la parti la decisione è stata corretta, Lewis nella prima foto a Maranello è diventato iconico, gliel’ho anche detto di persona. Ma adesso stiamo vivendo una ventata d’aria fresca, e anche per Hamilton è così. […] Nel nostro team ci sono delle sensazioni davvero positive sulla nuova squadra, e queste sensazioni arrivano anche dai nostri partner. Perciò non ci sentiamo tramortiti, come in una sorta di hangover, dopo l’uscita di Hamilton”.

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