Non c’è nessuna crisi in corso tra Lewis Hamilton, Charles Leclerc e la Ferrari. A spegnere il fuoco sono propri i diretti interessati, dichiarandosi stupiti dalle voci e ignari della loro provenienza. Entrambi i piloti hanno ribadito la fiducia nella Rossa e nelle sue possibilità. Nel media day del Gran Premio del Bahrain c’è da registrare lo sfogo di Carlos Sainz che potrebbe costargli un’ulteriore multa dopo quella in Giappone: gli è scappata una parolaccia in conferenza stampa. Lo spagnolo ha acceso il dibattito su come la FIA spenda i soldi delle multe.
- La crisi che non c'è: Leclerc saldo in Ferrari
- Hamilton fiducioso per il Bahrain
- Sainz, la parolaccia e i soldi della FIA
La crisi che non c’è: Leclerc saldo in Ferrari
Sono tanti e variegati i temi regalati dalla Formula 1 in queste ore. Partiamo dai fatti della Rossa e da un Charles Leclerc che alla vigilia del Gran Premio del Bahrain – in programma per domenica – nega ogni voce su una presunta crisi con la Ferrari: “Quello che ho detto lo ribadisco qui e non ci sono cose negative: c’è una direzione presa che ho trovato molto interessante per lavorare e nella quale voglio continuare a spingere“.
Hamilton fiducioso per il Bahrain
Da Maranello ci si prepara, dunque, per il prossimo impegno con qualche dubbio sugli aggiornamenti della SF-25. Dopo iniziali smentite, Hamilton ha confermato l’arrivo di novità aerodinamiche per migliorare il passo gara. Restano però problemi su assetto e bilanciamento, con Leclerc e Lewis che sembrano avere esigenze tecniche diverse. L’inglese si dice più a suo agio con la monoposto e fiducioso per il weekend.
Il 40enne di Stevenage ha detto la sua sull’inizio di stagione piuttosto complicato: “Sono concentrato su me stesso e faccio il mio lavoro. So come arrivare, come lavorare con la gente e per migliorare ogni giorno. Per cui non mi stresso sulle cose che sono fuori dal mio controllo“. Anche in questo caso, dunque, secca smentita alle voci dei media.
Sainz, la parolaccia e i soldi della FIA
Chiudiamo con Carlos Sainz, la cui “ritirata” in Giappone è costata davvero cara. Il pilota spagnolo è stato multato di 10.000 euro (cifra scontata su una sanzione da 20.000) per essere arrivato con cinque secondi di ritardo alla griglia durante l’inno nazionale a Suzuka. Il 30enne madrileno ha definito eccessiva la punizione, sottolineando di aver ammesso subito l’errore e criticando l’eccessivo rigore dei commissari.
E non è finita qui: il linguaggio usato in conferenza con quello “shit” scappatogli potrebbe causargli un’ulteriore sanzione. Multa che, nel caso, Sainz pagherebbe senza problemi nel pieno rispetto delle regole. Anche se lancia un interrogativo: “Che fine fanno i soldi incassati dalla FIA?”.