Rammarico e sollievo: umori opposti nel box della Ferrari dopo le qualifiche del Gran Premio d’Olanda. Charles Leclerc, quinto, ha confessato il suo rimpianto per la seconda fila sfumata a causa di un errore nell’ultimo tentativo in Q3: “La seconda fila era possibile, sì. Ho chiesto troppa ala nell’ultimo tentativo del Q3. Nel primo avevo sentito un po’ di sottosterzo, però dovevo andare con il sottosterzo nell’ultimo run, perché abbiamo perso un po’ il posteriore, soprattutto in Curva-10”.
“Io lì ho perso tanto il posteriore e questo ci è costato i centesimi per il quarto posto – ha spiegato il monegasco -. Peccato, ma domani con una buona partenza ce la possiamo giocare con quelli davanti. Per noi sarà molto importante la partenza, spero di fare qualcosa di simile a mio fratello Arthur (vincitore in Formula 3 ndr)”.
“Ogni partenza è diversa e proveremo a sfruttarla. I banking sono interessanti, sono linee che non vediamo da nessun’altra parte. In tutte le libere provavamo traiettorie diverse per vedere quale fosse la migliore e alla fine l’abbiamo trovata per la qualifica. Domani ne vedremo anche di diverse”.
Carlos Sainz ha invece espresso il suo sollievo per essere riuscito a centrare una sesta posizione che sembrava impossibile dopo il brutto incidente nelle libere: “Non so come hanno fatto i meccanici sinceramente. La macchina non era ancora arrivata 20-25 minuti dopo la sessione. Mancava un’ora e 35 per uscire. Non so come hanno fatto a metterla a posto e permettermi di uscire in Q1 facendo due tentativi, che mi hanno permesso di riprendere confidenza”.
“Entrare in tempo in pista in Q1 per prendere confidenza con la vettura e le condizioni dell’asfalto in modo da superare quel taglio è stata la chiave del sabato pomeriggio. I meccanici sono stati davvero straordinari, vederli lavorare è stato uno spettacolo grandioso”, ha spiegato l’ex McLaren ai microfoni di Sky.