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F1, a Silverstone prosegue la crisi Ferrari: Leclerc, Sainz e Vasseur non cercano scuse. Lo smacco di Haas

Non si arresta il momento di crisi della Ferrari, che nelle qualifiche del GP di Silverstone rimediano una magra figura, finendo persino dietro le Haas. Leclerc e Sainz non si nascondono, ma c'è un barlume di speranza

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

A questo punto, potremo tirare fuori la parolaccia temuta dai tifosi della Ferrari: è crisi per Maranello. Al GP di Gran Bretagna la sessione di qualifica sulla pista di Silverstone ha mortificato le rosse, con il solo Carlos Sainz rimasto a lottare per conquistare la pole (chiuderà settimo), mentre Charles Leclerc è incappato nella scure del Q2 finendo undicesimo e quindi venendo eliminato. Uno scuorno notevole per una scuderia che stava dettando praticamente legge all’inizio della stagione, per poi imboccare la strada del cupio dissolvi.

GP Silverstone, persino la Haas è migliore della Ferrari

Certo, c’è sempre la gara di domani, ma le premesse non sono buone per Ferrari per una serie di motivi. Anzitutto, ed è il dato più lampante, il piazzamento in griglia per niente favorevole (in prima fila è un tripudio Mercedes, ccon George Russell seguito da Lewis Hamilton; la teoria dei britannici prosegue con Lando Norris, terzo è in seconda fila. Praticamente i due team che hanno scalzato le rosse nel ruolo di anti-Red Bull). Ma dal momento che le disgrazie non arrivano da sole, in questo fine settimana britannico c’è da aggiungere al cahiers de doléances l’onta che la migliore Ferrari, al momento, è la Haas.

Il paradosso infatti è che un team cliente stia dando prova di prestazioni migliori di chi le fornisce i motori. Così come nella sessione delle libere di ieri, Nico Hulkenberg in particolare con la sua VF-24 ha messo dietro di sé le rosse ufficiali. Queste ultime si sono impantanate con gli aggiornamenti, e neppure aver optato per quelli di Imola in luogo del pacchetto portato a Barcellona, dopo il ballottaggio del test di ieri, ha dato gli esiti sperati.

Leclerc amaro: “Non abbiamo più il passo giusto”

Leclerc, va detto, ha subito il taglio anche per via di una sbavatura all’altezza della Copse, dovuta anche dai problemi di maneggevolezza della vettura. Nelle interviste alla fine di questa giornata, il monegasco ha puntato il dito contro il tempo perso ieri con l’assetto differente rispetto a quello scelto oggi. “E in qualifiche così strette, in cui un decimo fa molta differenza, recuperare il tempo perduto diventa difficile”, ha affermato.

Ma al tempo stesso ha puntualizzato: “Non può essere comunque una scusa. La verità è che da un po’ abbiamo smarrito il passo giusto“. Tuttavia, non c’era scelta in termini di pacchetto. Quello più aggiornato a Silverstone causava troppo bouncing. “Per questo abbiamo recuperato quello vecchio”.

Sainz: “Il bouncing è un problema che ci portiamo da inizio stagione”

Ma secondo Sainz gli aggiornamenti di Imola hanno dato giusto “un po’ di costanza con l’alta velocità e meno sobbalzi”, ma nessuna prestazione extra. Il bouncing, secondo lo spagnolo, è un difetto che però si stanno trascinando sin dall’inizio della stagione. “È una debolezza intrinseca della SF-24, ma il nuovo aggiornamento era senz’altro peggiore di quello precedente”. E a differenza della previsione di Leclerc, Sainz ritiene che in caso di pioggia la situazione con la monoposto non migliorerà.

Vasseur: “Non siamo al meglio né sul giro secco né col passo gara”

Anche Frédéric Vasseur ha confermato il fatto che il pacchetto di Imola presenti minor saltellamento nelle curve veloci. Ma il team principal ritiene che le rosse non siano ancora nella migliore situazione “né in termini di giro secco né per il passo gara”.

Vasseur ha invitato comunque a mantenere una certa lucidità nei giudizi: “Dopo Montecarlo non avevamo certo vinto il Mondiale, così come non siamo diventati dei cretini oggi. Non bisogna trarre delle conclusioni riguardo il nostro potenziale e il nostro passo”. E sul confronto con la Haas, l’ingegnere ha minimizzato: “Sono contento per loro e per Nico: non mi interessa chi sta davanti a noi perché dobbiamo essere davanti tutti. E a dire il vero preferisco avere loro davanti, non è una cosa frustrante”.

Ma Sainz è fiducioso

In conclusione, bisogna mettere tutto al posto giusto per ottenere una buona qualifica e quindi una buona gara. Questo il succo delle dichiarazioni del team principal, che ha ridimensionato la portata di quella che da fuori può sembrare una sorta di apocalisse ferrarista. E anche Sainz è fiducioso: “Penso che siamo in grado di ottenere ciò di cui abbiamo bisogno. Lo abbiamo dimostrato lo scorso anno con gli sviluppi della vettura che sono stati molto buoni. E lo abbiamo dimostrato durante l’inverno, rendendo l’auto migliore e più costante”.

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