Romain Grosjean sorride. ed è un manifesto, questo scatto pubblicato sui social a cui affida, ancora una volta, un messaggio di profonda attualità e di estrema efficacia. Forse con un linguaggio fin troppo immediato, ma poco conta. Quel che sembra più corretto evidenziare, in questa sede, è la sua condizione a 44 giorni di distanza da quel terribile incidente in pista, durante il Gp di Bahrain. Le ustioni sulle mani del pilota sono ancora evidenti, ma così è a poco più di 40 giorni dall’accaduto.
Già dal suo letto di ospedale, Grosjean aveva deciso di esporsi per gratitudine e senso di responsabilità, consapevole di quanto gli fosse capitato. Il pilota di Formula Uno, reduce da quell’incidente spaventoso quanto miracoloso sulla pista del Bahrain, aveva voluto lanciare un messaggio a quanti gli hanno scritto per chiedergli aggiornamenti sulle sue condizioni, inviato post di sostegno e di affetto e ai colleghi. E’ vivo e sorridente anche grazie a Halo, il controverso dispositivo di protezione così inviso ad alcuni piloti, tra cui lo stesso Grosjean.
Il terribile incidente di Grosjean
Sul circuito di gara, la sua Haas – ricordiamo – è andata in testa coda, sbattendo contro le protezioni e prendendo immediatamente fuoco. La monoposto si è letteralmente spezzata in due, in pochi secondi è stata avvolta dalle fiamme ma senza provocare danni e ferite a Romain, uscito dall’abitacolo sulle sue gambe subito. Allora sembrarono immagini molto forti, impressionanti. Al pari della disinvolta uscita di Grosjean.
Il pilota era fuori dopo appena 9 secondi, cosciente e integro a parte le ustioni che ci mostra oggi sulle mani. Merito di Halo, ha precisato lo stesso pilota dal suo letto di ospedale come ha raccontato sui social:
“Ciao a tutti, volevo solo dirvi che io sto bene, più o meno bene. Grazie mille per i messaggi. Ero contrario all’Halo qualche anno fa, ma credo che sia la cosa migliore che è stata introdotta in Formula 1. Senza Halo non sarei qui a parlarvi”, ha tenuto a ripetere dal suo letto.
F1: Halo, che cos’è e quando è stato introdotto
Per quanti non sappiano che cosa sia Halo, proviamo a spiegarlo qui. Halo è un sistema di protezione che crea, attorno alla testa del pilota, una sorta di gabbia che protegge così una delle parti del corpo più a rischio durante la gara. Precisamente si tratta di una barra curva che contiene e tutela il capo del pilota.
Il sistema è stato sperimentato per la prima volta nel 2015, diventando obbligatorio secondo omologazione e regolamento FIA dal 2018. Dalla stagione 2018, la FIA ha reso obbligatorio Halo su ogni veicolo in Formula 1, Formula E e Formula 2, poi in Formula 3 nel 2019 e infine in Formula 4 a partire dal 2021 come nuova misura di sicurezza.
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