Il Mondiale di F1 si sta lentamente ingigantendo a livello di tappe stagionali. Sono ben 22 quelle in programma quest’anno, con le new entry Zandvoort, Losail e Arabia Saudita. Saranno 23 nel 2022 con Miami pronta ad entrare nel circus.
La F1 sta andando sempre di più verso un’estremizzazione degli impegni, e per esempio quando nel 2022 il campionato sarà costretto tra metà marzo e metà novembre, gli addetti ai lavori saranno costretto a sforzi davvero pesanti. Già Bernie Ecclestone nei giorni scorsi si era scagliato contro questo riempimento eccessivo dei calendari, ed ora a rincarare la dose ci si mette anche il Team Principal di Red Bull Christian Horner.
Questo il suo pensiero espresso a RacingNews365.com:
“Sì, è un calendario estenuante. È come in ogni sport, la sete e la domanda di Formula 1 è quella che è, bisogna sempre cercare di misurare questo equilibrio. Sono sicuro che potremmo arrivare ad avere 35 gare se gli organizzatori facessero a modo loro. Si tratta di trovare un equilibrio per non avere effettivamente bisogno di due diverse squadra. Bisogna far sì che si possa avere un solo ‘equipaggio’ per fare un’intera stagione […] È estenuante, impegnativo e lo è in particolare in questi tempi di Covid con il calendario che cambia e le triplette in arrivo. Bisogna anche guardare alla logistica di parte del tour che faremo più avanti, con Brasile, Messico e poi in Medio Oriente. È dura, è davvero dura, ma penso che il modo in cui tutte le squadre hanno affrontato la situazione sia stato fenomenale. E certamente non abbiamo ancora trovato persone che dicono ‘Non voglio essere presente ad una gara”.