Il pilota della Ferrari Charles Leclerc, intervistato dal tabloid inglese Daily Mail, in occasione dell’anniversario della morte dell’amico Bianchi ha ammesso: “Non penso al pericolo, è molto difficile constatare che persone che amavi non ci sono più a causa dello sport che adori, ma non posso farne a meno. Sono stato programmato per correre fin da quando ero giovane, non posso fare altro, sono bravo soltanto a guidare”.
Per il pilota della Ferrari è fondamentale chiudersi in una bolla quando si corre in pista: “L’unico aspetto di cui mi sono sentito colpevole è aver messo da parte nella mia testa la morte di mio padre e di un mio amico. Ma è stato solo per un paio d’ore“.
Il pilota monegasco però non si è fatto abbattere dai tanti lutti. Leclerc infatti non ha mai pensato di smettere di correre: “È stato facile superare quella fase, mi sono semplicemente chiesto cosa mio padre avrebbe voluto che io facessi. Devo tutto a lui e dunque corro”.