L’hobby che non ti aspetti: i piloti di Formula 1, in particolare gli attuali piloti della Ferraro ma anche qualcuno che è nell’orbita della casa di Maranello, hanno quello degli scacchi. Charles Leclerc e Carlos Sainz sono grandi appassionati e giocano sia sulle app sia a tavolino, mentre Mick Schumacher ci si è dato da non molto. Un modo molto utile, dicono tutti e tre, per allenare la concentrazione. Ma del resto quello del Nobil Giuoco non è un passatempo nuovo per gli sporttivi, dato che lo praticavano già i calciatori della Grande Inter di Helenio Herrera degli anni sessanta, anzi, era lo stesso Mago che lo imponeva ai suoi allievi.
Com’è nata questa passione per Leclerc lo rivela lo stesso pilota monegasco a motorsport.com: “Mi sono sempre interessato, mi piacevano gli scacchi da bambino. La nostra rivalità penso sia nata durante i giorni con i media all’inizio dell’anno quando non sapevamo cosa fare. Stavo giocando a scacchi, Carlos mi ha visto mentre utilizzavo il cellulare e ha deciso di scaricarlo”. Ma chi vince tra i due? Lo spagnolo dice così ad Autosport: “La prima volta che l’ho sfidato, l’ho battuto. E anche nell’ultima occasione, sul 2-2, ha preferito non affrontarmi”. Ribatte Leclerc: “Sainz è davvero bravo. Quando torniamo a casa dalle gare dopo le 21 è molto bello sfidarsi. Nella prima parte dell’anno eravamo piuttosto pazzi. Abbiamo giocato uno contro l’altro e non volevamo fermarci”.
Anche Mick Schumacher si è appassionato al mondo in bianco e nero delle 64 caselle: “Una volta Kai Schnapka (fisioterapista di papà Michael ndr,) e io abbiamo dimenticato la nostra tavola da backgammon e l’unica cosa che avevamo erano gli scacchi. Da lì ho iniziato a usarli abitualmente. È divertente, anche se all’inizio perdevo sempre. Poi ho capito il gioco e ultimamente vinco la maggior parte degli incontri. Ho la sensazione che queste partite aiutino l’attenzione, perché bisogna sempre restare concentrati. E nei weekend è importante essere sempre mentalmente pronto per qualsiasi sfida che si presenta”.