Il prossimo 29 dicembre saranno passati ben nove anni da quel terribile incidente sugli sci di Meribel. Sulle condizioni fisiche effettive di Michael Schumacher si è detto tanto, ma la moglie Corinna ha sempre preferito tenere il più stretto riserbo. Ora però è tornata lei a parlare del marito, ricordando il grande momento del passaggio in Ferrari nel 1996 dopo i due titoli mondiali con la Benetton.
La confessione di Corinna
Ai microfoni di Canal+, la moglie di Michael è dunque tornata sullo storico approdo del pilota tedesco alla Scuderia del Cavallino Rampante con cui è poi rimasto per ben 11 stagioni fino al primo ritiro del 2006, in cui ha scritto la storia con cinque titoli mondiali piloti e sei allori costruttori.
Così Corinna: “Ricordo che eravamo in giardino. Michael si avvicinò e mi chiese cosa ne pensassi di un suo trasferimento alla Ferrari. Io gli risposi che se avesse davvero avuto la possibilità di andare lì avrebbe dovuto farlo, sarebbe stato qualcosa di fantastico“.
Il rapporto con Todt
Nel raccontare lo storico passaggio di Schumacher alla Ferrari, Corinna ha parlato poi di chi all’epoca era il team principal: “Molto importante fu il legame con Jean Todt. Michael aveva avuto da subito una sensazione su chi poter contare davvero. Penso che Jean fosse fra quelle persone”.
“Schumacher voleva vincere qualcosa con Todt. Ma sarebbe bello che a raccontare questa storia possa essere Michael. Io non ero sempre lì. A Jean dobbiamo molto. Essere amico di Schumacher negli anni è stato per tutti così divertente“, ha aggiunto Corinna sul legame fra i due.
La precisazione di Corinna
Il rapporto fra Schumacher e Todt è stato molto forte in pista, ma come spiegato da Corinna fuori dalle corse è ancora più grande: “La situazione è cambiata all’improvviso. In quel momento, quando non si possono più fare certe cose e succede qualcosa di triste, allora si vedono i veri amici”.
“E Jean Todt, devo dirlo in modo abbastanza chiaro, è uno dei pochi“, ha tenuto a precisare in conclusione Corinna. Un grande binomio fra il manager francese e il pilota tedesco. E ora sarebbe davvero molto bello sentire ulteriori aneddoti sulla loro era in Ferrari, ma dalla voce dello stesso Schumacher.