Dal 29 dicembre al 3 gennaio, sono questi i giorni di Michael Schumacher. Così ravvicinati e così significativi, quello del compleanno, che sta per arrivare a inizio 2021 e quello scellerato passato da pochi giorni del maledetto incidente sulle nevi di Meribel che ha tolto il grande campione dalla scena pubblica. Tante le manifestazioni di affetto per il 7 volte campione del mondo di Formula 1. Tra queste, non da meno, le parole di Luca Cordero di Montezemolo che con Schumacher ha portato la Ferrari a dominare per quasi un decennio in F1 con ben 5 titoli mondiali.
Montezemolo: “Prego sempre per Schumacher”
L’ex presidente della Ferrari dei tempi d’oro, Montezemolo ha voluto ricordare la figura di Schumi al giornale tedesco Die Welt: “I tempi con Michael erano tempi speciali. Amo la sua famiglia. Sua moglie Corinna ei bambini Gina e Mick erano spesso a casa mia”. Poi il pensiero che rende l’idea sul dolore che tutti gli amici di Schumacher stanno provando da 7 anni a questa parte: “Penso a Michael molto, molto spesso, è sempre nei miei pensieri, ma ho anche il massimo rispetto per le decisioni che prende la sua famiglia. Prego spesso per Michael. Tutti gli anni trascorsi da quando è avvenuto il terribile incidente. Soprattutto in questi giorni”.
Già nei giorni scorsi tanti amici di Schumi, gente che lo conosceva, avevano mandato un messaggio, un pensiero, nel giorno del tragico incidente sulle nevi di Meribel. Lo stesso Montezemolo un paio di settimane fa aveva già parlato del Kaiser “Su Michael non ho nessuna notizia, ma penso spesso a lui, quando rivedo le immagini di quelle vittorie mi viene un groppo in gola“. E aveva parlato poi dell’ingresso ufficiale del figlio Mick in F1 con la Haas dal prossimo anno.
Schumi, sette anni di silenzio
Si sa poco, pochissimo, come sottolineato dallo stesso Montezemolo sulle reali condizioni di salute di Michael Schumacher da quel maledetto 29 dicembre 2013. Due operazioni al cervello a Grenoble, in Francia e poi il lento recupero, con annesso trasferimento prima a Losanna e poi in una sua villa a Ginevra. Solo poche persone, tra cui l’ex team principal della Ferrari e oggi presidente della FIA, Jean Todt possono andare a trovarlo.