Il Gran Premio di Monaco di Formula 1 va in archivio portandosi con se diversi colpi di scena, dalla pole in parte inattesa di Leclerc con la Ferrari allo stesso ritiro senza nemmeno partire del monegasco che era andato a muro in qualifica rovinando la sua SF21; ma anche la domenica storta di Hamilton, il dado che non svita della gomma di Bottas e la grande prestazione per le stradine del principato di Verstappen e Sainz. Tutto pane per i denti di Giorgio Terruzzi e le sue divertenti e sempre attese pagelline che stavolta non hanno risparmiato nessuno, compreso Mick Schumacher.
Pagelline di Terruzzi: voti alti per Verstappen, Sainz e Vettel
Detto del voto 10 abbastanza ironico assegnato a Mazepin perchè “porta a termine una corsa che doveva portarlo a muro una volta al dì”, il giornalista e scrittore elargisce voti alti ai tre protagonisti del podio di Monaco, addirittura voto 9 a Norris “dati i mezzi a disposizione, data la paga al compagno, una prestazione di primissimo ordine”. L’inglese meglio dei primi due, Verstappen e Sainz jr accreditati di voto 8 “in palla entrambi, sia in prova sia in gara, in tiro 78 giri senza una sbavatura. Verstappen è leader del campionato. Sainz è stato, per la prima volta, il leader della Ferrari”.
Terruzzi elogia Vettel. Mancava da un po’ una grande prestazione del tedesco ex Ferrari giunto quinto a Montecarlo, primo acuto con l’Aston Martin merita un voto 7. “Il biondino – scrive Terruzzi che non aveva esitato a criticarlo per il suo inizio del mondiale – grazie ad una flebo di sangue blu, che a Montecarlo non negano a nessuno, è rinsavito. Una gara nei piani nobili dopo mesi in periferia. Contenti per lui. Della serie non è mai troppo tardi”.
Terruzzi, note dolenti: Bottas, Hamilton, Schumacher e Ricciardo
Hanno steccato, per un verso o per l’altro. Sono le delusioni del Gran Premio di Monaco. Terruzzi non ha pietà nemmeno dinanzi ai cognomi e ai pedigree. Voto 5 a Bottas “quando è troppo è troppo. Nella rarissima occasione in cui Lewis perde la trebisonda, lui perde la filettatura di una ruota, fare altro nella vita per carità”. Duro anche con Mick Schumacher, ultimo anche dietro Mazepin, per la prima volta insufficiente, da 4 “due strafalcioni da matita rossa nella prima interrogazione a Monaco. Spiace ma avrà tempo per rimediare”.
Terruzzi tira le orecchie a Hamilton, voto 1: “Chissà cosa ha mangiato nei giorni scorsi, quale film ha visto, quale ex fidanzata ha chiamato. Morale: triste, distratto, opaco, un po’ intontito. Anche i santi riposano una tantum”. E duro anche con Ricciardo voto 2, doppiato dal suo stesso compagno: “Caro Daniel, che succede? Per una volta hai fatto ridere. Correre nei pressi di Tsunoda, per uno come te, è roba da piangere”.
Caso Leclerc: Terruzzi lo assolve, in parte
Sull’episodio costato a Leclerc la partenza in pole ma in generale tutta la gara, costretto al ritiro prima del via, Terruzzi si trincera dietro un “senza voto – perchè motiva – ragazzi, non so che fare. Un 10 per il tempo in prova. Uno zero per la toccata a fine qualifiche. Io proporrei un voto alto perché i campioni sono così”.