Cambiare tutto per non cambiare niente. Un inverno di speranze vanificate in 57 giri da lui, il re, sua maestà. Max Verstappen ha messo subito le cose in chiaro dalla prima gara vincendo a mani basse, dominando come solo lui sa fare il Gran Premio del Bahrain prima prova del Mondiale di F1 2024. Una bella botta per tutti, ma in fin dei conti lo si sapeva e solo che ci si è voluti illudere. Il Sakhir ci consegna un gran Sainz assolutamente motivato nonostante la defenestrazione by Ferrari. Calimero Leclerc l’ha portata a casa anche se lui, più di noi, si era illuso di poter addirittura giocarsi la vittoria.
E allora senza perdere tempo andiamoli a scoprire tutti i “top e flop” di un sabato non proprio qualunque con le nostre pagelle rigorosamente da ultimo giorno di scuola.
- F1, le pagelle del Gp Bahrain
- GP Bahrain pagelle, top Sakhir: Sainz, altro che demotivato
- GP Bahrain pagelle, flop Sakhir: Hamilton sottotono
- F1, siamo solo agli inizi: sabato prossimo è già Gp Arabia Saudita
F1, le pagelle del Gp Bahrain
- Max Verstappen (Red Bull) 10: e buonanotte per il 2024! Altro che cambio della guardia, questo ha ancora fame, ha sete, ha tutto, ha la macchina ancora migliore alla faccia dei copioni degli altri team, il buon Newey gli ha dato un missile tutto nuovo e rivoluzionario. E Max lo guida come solo lui sa fare. Ci vediamo tra qualche mese per la matematica del titolo…
- Sergio Perez (Red Bull) 8: ecco il Checo che conoscevamo e volevamo, ma soprattutto che vogliono in Red Bull. Non deve vincere e non deve stravincere, deve solo star davanti al resto del mondo. Al resto ci pensa l’olandesone volante. Il messicano tirato a lucido dopo l’inverno rigenerante passa Sainz, passa Russell e chiude 2°, il minimo sindacale per chi ha una Red Bull. Quello che gli basta per mantenere il sedile nel 2025.
- Charles Leclerc (Ferrari) 7,5: non è il 1° aprile eppure gli han fatto un brutto scherzo, nella notte gli han messo una SF-23 al posto della SF-24 con cui aveva sfiorato la pole. Non si spiega altrimenti il perchè la sua Ferrari non andasse. Lui però non ha mollato come sempre e la sua tigna è stata premiata dal 4° posto con sorpasso nel finale alla macchina dei crucchi. Consiglio: in Arabia meglio dormire nel parco chiuso con le monoposto per evitare brutti scherzi…
- George Russell (Mercedes) 7-: ha iniziato alla grande con una gran qualifica, una gran partenza e un gran sorpasso a Leclerc al 2° giro. Poi è calato un po’ alla distanza, per valere i galloni di prima guida della Mercedes vista anche la dipartita del compagno verso Maranello ci vuole qualcosa in più, da lui e dalla monoposto.
- Lando Norris e Oscar Piastri (McLaren) 6: come spesso capita gara quasi fotocopia delle due McLaren, senza infamia e senza lode, alla grida del “vorrei ma non posso”. Lando meglio di Oscar che paga un giro in più nel secondo pit stop. Di buono c’è che la McLaren è sicuramente partita meglio dello scorso anno. Basterà per arrivare in alto?
- Fernando Alonso (Aston Martin) 6: lui ci mette il solito manico e lo dimostra in qualifica ad anni 42 prendendosi la terza fila ma la macchina stavolta non lo accompagna fino in fondo. Rispetto allo scorso anno è tutto un altro mondo, solo Nando non cambia mai, anzi.
- Zhou (Stake F1) 7: è il primo dei non eletti, di quelli che non han preso punti ma ci è andato tanto vicino surclassando il più titolato compagno Bottas. Meriterebbe un punto, o almeno un bollino omaggio.
- Alpine 2: la macchina peggiore del circus, altro che il camion con cui Prost etichettò la Ferrari del ’91, qui siamo ai livelli di un vero e proprio paracarro. Vedere due piloti da podio come Ocon e Gasly annaspare nelle ultime posizioni fa male. E pare che Matt Harman, direttore tecnico della scuderia d’oltralpe, e il numero uno del reparto aerodinamico, Dirk de Beer, abbiano rassegnato le proprie dimissioni.
GP Bahrain pagelle, top Sakhir: Sainz, altro che demotivato
Gli han tolto il cavalluccio, rigorosamente rossa, e lo hanno fatto con un anno di anticipo. Un affronto per uno che non si è mai tirato indietro. E allora lui, Carlos da Madrid come ha risposto? In pista, come sempre. Parte così e così ma tiene un ritmo forsennato per tutta la gara e si prende, si merita, si premia con un podio. Con tanti saluti ad Hamilton che resta nelle retrovie e bisticciare col resto della plebe e col suo sedile mezzo rotto. Sainz mitico!
GP Bahrain pagelle, flop Sakhir: Hamilton sottotono
Immaginiamo già il popolo del web stroncare Lewis 7 titoli in bacheca per una gara storta. Qualificato male, senza mai il guizzo in gara. Perde il treno buono del podio all’inizio e non lo ritrova più. Anche per colpa del sedile che gli balla sotto il sedere. Che la Mercedes abbia preso in parola il fatto di dover dare il sedile di Hamilton a qualcun altro il prossimo anno e glielo abbia già smontato. Povero Lewis. Non dare retta a loro, dimostra il tuo valore che a Maranello ti aspettano tutti a braccia aperte.
F1, siamo solo agli inizi: sabato prossimo è già Gp Arabia Saudita
In un calendario così fitto non si poteva non cominciare con un back-to-back. Ed allora giusto il tempo di smontare, imballare tutto e volare in Arabia Saudita dove già da giovedì si torna in pista per il Gran Premio di Jeddah. E voi siete pronti? Sarà un altro dominio al Max?