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F1, pagelle GP Messico: Verstappen, chiamatelo "prof" come Prost. Leclerc e Sainz encomiabili, Ferrari vorrei ma non posso

Voti, pagelle, top e flop rigorosamente col sombrero dal Gran Premio del Messico tappa del Mondiale di F1 che ha visto l'ennesima vittoria di Max Verstappen davanti a Hamilton e le Ferrari di Leclerc e Sainz che partivano dalla prima fila

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Il tassametro corre, eccome corre. Max Verstappen aggiorna il libro dei record dopo la vittoria del Gran Premio del Messico, la 16sima stagionale ma soprattutto la numero 51 in carriera come un certo Alain Prost. Il resto è di contorno, a cominciare dalle Ferrari splendide in qualifica, “normalizzate” dalla gara e dalle gomme che come al solito hanno limitato la corsa di Leclerc e Sainz. Degni di menzione Lewis Hamilton e Daniel Ricciardo nel giorno del dramma messicano col ritiro prematuro di Perez. Li ritroveremo tutti o quasi senza dubbio tra i “top e flop” della domenica made in Mexico con le nostre pagelle rigorosamente col sombrero.

F1, pagelle Gran Premio Messico

  • Max Verstappen (Red Bull) 10 e lode: chiamatelo pure “professor” Max. Come un certo Alain Prost oggi eguagliato in numero di vittorie. Sì è vero si corre di più, è una F1 diversa e il solito luogo comune “ma vuoi mettere la Formula 1 ai tempi di Prost, Mansell, Piquet e Senna…”. Tutto vero, forse, ma questo, l’olandesone volante ha una fame atavica di vittorie, insaziabile. Se poi le rosse là davanti si addormentano al semaforo…tante grazie e ciaone!
  • Carlos Sainz (Ferrari) 6,5: cosa vuoi dire allo spagnolo che è arrivato col classico “squaraus” (problemi di stomaco) in Messico e si è rimesso in poche ore per fare una prima fila illusoria. Certo si poteva partire meglio ma non si può volere tutto dalla vita, nemmeno una rossa competitiva e gentile con le gomme. Bravo a tenere dietro Russell dopo la ripartenza.
  • Charles Leclerc (Ferrari) 7: una pole grandiosa, ancora una volta, in qualifica e poi una partenza a rilento, ancora una volta, come ad Austin nella Sprint Race. Charles si è difeso come ha potuto, molto poco da Hamilton, inerme pure lui tradito da Magnussen che ha mandato alle ortiche la sua strategia. Speriamo riesca a lasciare il Messico dopo la ruotata che ha costretto al ritiro Perez. Pare sia stato avvistato con un grosso sombrero provare a lasciare subito il centro America, buona fortuna!
  • Lewis Hamilton (Mercedes) 10: impeccabile ma soprattutto veloce come…come… beh sì quasi veloce come Verstappen. Ennesima nuova giovinezza per Lewis nelle ultime gare sì che il sole delle Americhe gli abbia fatto non bene, benissimo.
  • George Russell (Mercedes) 4: vivacchia come può ma soprattutto prende di nuovo la paga dal compagno leggermente, ma proprio di poco, molto più anziano di lui e quasi in età pensionabile. Non il massimo per il grande talento inglese…battuto dal “baronetto” di sua Maestà
  • Lando Norris (McLaren) 8: mette sotto il sole di Mexico City una rimonta coi controfiocchi dopo una qualifica balorda.
  • Fernando Alonso (Aston Martin) 3: il calvario di questa seconda, ma soprattutto ultima parte di stagione della Aston Martin è lo scotto che lo spagnolo deve pagare per il grande inizio di stagione. Si chiama contrappasso.
  • Esteban Ocon (Alpine) 7: vince la corsa al punticino di consolazione riuscendo a sciogliere sotto il sole cocente del Messico i sogno di gloria del povero Hulkenberg (Haas, voto 6,5 di stima).
  • Sergio Perez (Red Bull) 5: una volta tanto è quasi incolpevole, quasi sottolineiamo perchè l’aver ritardato troppo la frenata non ha giocato alle sue possibilità di sopravvivenza a quella prima curva, un po’ come Hamilton in Qatar su Russell. Se avesse aspettato con quella Red Bull sarebbe arrivato facile sul podio per la gioia del popolo messicano costretto invece a versare lacrime amare.

GP Messico pagelle: il top dei top, Ricciardo 10!

Eccolo il nostro Daniel Ricciardo. Guascone fuori dalla pista, dannatamente forte sull’asfalto. E’ tornato, si è fatto male, è rientrato, e ora si prende quello che gli spetta, un gran bel risultato per lui e l’AlphaTauri con tanto di finestra sulla possibilità di tornare in Red Bull.

GP Messico pagelle, il flop dei flop: Ferrari vorrei ma non posso

Nessun processo stavolta, sarebbe troppo facile. Anzi al contrario difficile trovare spunti critici diversi dal solito. Spiace un po’ vedere una macchina che è diventata anche veloce, come dimostrano le ultime pole, quattro nelle ultime 6 gare, quasi sempre vanificate da una monoposto che non riesce a performare qualsiasi tipo di gomme. Finita la stagione e ancora non ci siamo abituati.

F1, prossima gara: il Gp del Brasile completa il tris “americano”

La Formula 1 non si ferma in questa trasferta oltreoceano. Dopo le gare di Austin e Messico il circus si sposta immediatamente al Sud America per il Gran Premio del Brasile che si correrà domenica prossima. A 3 gare dalla fine il “back-to-back-to-back” si chiuderà la settimana prossima a Interlagos. Poi mancheranno solamente 2 gare alla fine, Las Vegas e Abu Dhabi.

  • 5 NOV – Gran Premio di San Paolo – San Paolo (Brasile)
  • 18 NOV – Gran Premio di Las Vegas – Las Vegas (California – USA)
  • 26 NOV – Gran Premio di Abu Dhabi – Isola di Yas (Abu Dhabi)

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