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F1, Pagelle GP Qatar: Verstappen insaziabile, Leclerc assetato, Sainz bucato, incubo Hamilton e Norris

Voti, pagelle, top e flop del Gran Premio del Qatar quanto mai pazzo con l'ennesima vittoria di Verstappen davanti a Leclerc e Piastri

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Successo di tutto o quasi in un Gran Premio del Qatar in cui non sono mancati i colpi di scena ma dove forse sono mancati i sorpassi, quelli veri, su una pista difficile come hanno dimostrato Russell e Sainz rimasti chiusi dietro monoposto più lente. Ma alla fine come succede spesso da 4 anni a questa parte vince sempre Max Verstappen e Leclerc che tiene aperto il Mondiale costruttori per la Ferrari con un secondo posto insperato fino a metà gara. Questo e molto altro nei nostri “top e flop” predicando rigorosamente nel deserto nelle nostre pagelle.

GP Qatar pagelle top: Verstappen cannibale da 10!

Semplicemente il migliore. Lo abbiamo detto appena una settimana fa e lo dobbiamo necessariamente rimarcare. Da quattro anni a questa parte, forse anche prima. E dire che Max ci ha provato ad andare in vacanza. Un solo giorno, quello della Sprint. Poi si è scocciato. Si è ricaricato come una power bank e in poche ore si è preso la pole (poi toltagli per una sciocchezza) e si è reso soprattutto la gara. Insaziabile!

La cronaca e il report del GP del Qatar

GP Qatar, le pagelle flop: Hamilton irriconoscibile, 3!

Lui sì che non vede l’ora di andare in vacanza. Di chiudere questo capitolo della sua vita. E forse lo sta facendo nel peggiore dei modi. Dodicesimo sul traguardo dopo una gara tremebonda iniziata male, con una falsa partenza, e finita peggio con in mezzo penalizzazioni ed errori. Insomma il peggior Hamilton che si sia mai visto da dieci anni a questa parte. Si spera solo la brutta copia di quello che arriverà a Maranello tra un mese.

F1, le pagelle Gran Premio del Qatar:

  • Charles Leclerc (Ferrari) 8: stoico, eroico, vabbè dai senza esagerare Charles ha tirato fuori il meglio da una gara complicata per la rossa. Che poteva tornare a casa, o meglio andare ad Abu Dhabi con le pive nel sacco ed invece ci va speranzosa di vincere il costruttori. Cosa non da poco. Ed è grazie a sto ragazzotto che parte bene e chiude secondo con grande fortuna e tempismo. Bravo.
  • Carlos Sainz (Ferrari) 5: il solito spagnolo che quando viene il bello si perde un po’. Tra alti e bassi. Ha fatto il gradasso a Las Vegas, qui invece torna Calimero. Prende il jolly all’incontrario del detrito, buca la gomma e la sua gara. Non riesce a passare nemmeno Gasly. Non c’è bene. Si spera chiuda la sua avventura Ferrari con un bel regalo.
  • Sergio Perez (Red Bull) 5: nel giorno in cui torna competitivo viene sbattuto fuori. Al peggio non c’è mai fine senza stare qui a ricordare l’episodio del semaforo nella Sprint. Inutile infierire.
  • George Russell (Mercedes) 6: parte per ripetere l’impresa di Las Vegas ed invece si perde nel deserto di Losail. Colpa del team, colpa sua. Chiude quarto, meglio di niente.
  • Lando Norris (McLaren) 4: il solito Landone che qua e là qualche pasticcio lo combinerà. La rima serve a poco così come le sue scuse al team dopo aver gettato alle ortiche il secondo posto e la chiave per chiudere in cassaforte il titolo costruttori. Per la crescita completa si aspetta il 2025.
  • Pierre Gasly (Alpine) 9: un’altra impresa in un finale tutto da godere per l’Alpine di Briatore. Tiene dietro la Ferrari di Sainz nel finale, un’altra stella da appuntarsi sul petto.
  • Guanyu Zhou (Stake F1) 10: porta per la prima volta la Sauber a punti e addirittura finisce 8° regalando una grande soddisfazione a Binotto e tutto l’entourage che sta nascendo e che sarà Audi nel 2026. Un’impresa nell’impresa.
  • Yuki Tsunoda (Racing Bulls) 5: povera stella, affossato da Helmut Marko in ottica Red Bull, dopo una buona qualifica e una buona partenza viene sverniciato a destra e sinistra manco guidasse una Panda in autostrada.
  • Colapinto (Williams) 4: non ha colpe particolari, almeno stavolta, ma dopo un inizio da fenomeno è incappato in un imbrocchimento generale, della serie dalle stelle alle stalle. Altro zero, altro ritiro, altro fuori pista. Sta finendo male nel momento in cui si discute il suo futuro.
  • Lance Stroll (Aston Martin) 3: dopo l’asinata di Interlagos ne combina un’altra prendendo Ocon. Il team lo fa ritirare per evitare denunce per danni…
  • Fernando Alonso (Aston Martin) e Kevin Magnussen (Haas) 7: di fronte a tanti giovincelli l’esperienza alla lunga paga. E nel giorno in cui sir Lewis si prende un giorno di ferie, ci pensano loro a tenere alta la vecchia guardia. Il solito Nando chiude 7°, il buon Kevin alla penultima battaglia 9°.
  • Zero alla Formula Uno che lascia uno specchietto in pista, per di più senza bandiere gialle e che non ferma la gara con una Safety quando Bottas la rompe in mille pezzetti. Una barzelletta pensando che siamo in F1.

F1: domenica titoli di coda nel GP di Abu Dhabi

Manca solo una gara alla fine del Campionato di Formula 1 2024. Il calendario del Mondiale prevede già il prossimo fine settimana l’ultima gara della stagione il Gran Premio di Abu Dhabi sul circuito di Yas Marina.

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