Abu Dhabi 2021: per tutti gli appassionati di Formula Uno quel tracciato e quell’anno vogliono dire l’indimenticabile finale di un Mondiale con i fiocchi, con la Red Bull di Verstappen e la Mercedes di Hamilton in corsa per vincere. Alla fine sarà l’olandese a portare a casa il primo titolo iridato della sua carriera, impedendo all’inglese di aggiudicarsi l’ottavo, che sarebbe stato un record in F1.
Verstappen, l’incredibile rimonta su Hamilton
Caso sportivo e politico il Gp di Abu Dhabi. Perché in pista, nel finale, si vide di tutto. Canal Plus ha cercato di raccontare anche quei fatti tratteggiando la figura di Jean Todt, nel documentario ‘Jean Todt, la méthod’. Una parte importante del racconto riguarda proprio il dicembre 2021, quando stava scadendo il terzo mandato come presidente della Fia.
Si vede il numero uno della Federazione nella sua casa parigina mentre si gode l’ultima corsa. Davanti alla tv, con vicino un tablet per restare aggiornato costantemente sui tempi sul giro di chi si sta giocando il titolo. Verso fine gara, Todt è ormai quasi sicuro che sarà Hamilton ad aggiudicarsi il Mondiale. Ma l’involontario protagonista della lotta per il titolo diventa Latifi, che fa un incidente. La Direzione di gara invia in pista la Safety car. La strategia Red Bull è quella giusta: vengono montate gomme nuove. Non solo: Michael Masi decide di far sdoppiare solo le vetture presenti tra l’olandese e Hamilton. Così Verstappen riesce a raggiungere e a superare il britannico della Mercedes numero 44.
Wolff telefona a Todt
Nel dopogara iniziano le manovre politiche. Le telecamere di Canal Plus mostrano la telefonata di Toto Wolff, team principal della Mercedes, a Todt. Il boss Mercedes, dopo aver inveito via radio contro Masi, non vuole perdere tempo nel far presenti le proprie rimostranze al numero uno della Fia. La risposta del francese è: “Toto, devi parlare con i commissari sportivi, io ho seguito tutto, ma non ho gli elementi per risponderti. Devi ascoltare gli steward e capire cosa è successo“, aggiunge.
Va detto che nei giorni successivi alla gara, mentre la Mercedes prosegue con le sue proteste formali, Todt non darà mai il suo appoggio alla casa di Stoccarda, criticando anzi l’assenza del team alla cerimonia di fine stagione, svoltasi a Parigi.
Horner, la telefonata a Todt
Dopo Wolff, il telefono di Todt squilla nuovamente. E questa volta è Christian Horner, team principal della Red Bull che si è appena laureata campione del mondo: “Ciao Christian, complimenti per ora, mi risulta che ci siano delle proteste in corso. Comunque, che gara e complimenti per la tua strategia, fantastica“.
Complimenti non solo dovuti e di circostanza, ma sinceri. Sono solo piccoli frammenti, ma testimoniano il clima che si respirava dopo Abu Dhabi. Le pressioni a cui tutti gli organi federali vennero sottoposti. Un motivo in più per confermare che quella gara sia stata unica e irripetibile nella storia più recente della F1.