Alla fine Frederic Vasseur ha perso la pazienza. Ed è passato al contrattacco. Di brutto. Parole dure, di fuoco. Nel mirino la stampa italiana che ha alla vigilia del week end del Gran Premio del Canada ha messo in giro le voci sui dubbi di permanenza di Leclerc e su quelli di Hamilton nei confronti dello stesso team principal che sarebbe a rischio. “Esistono solo per quello” ha sentenziato il manager francese in un lungo sfogo tra le due sessioni libere.
- Cosa e chi ha provocato la rabbia di Vasseur
- La risposta secca e seccata di Vasseur
- Vasseur contro i giornalisti: "Cambia tutto alla Ferrari tranne una cosa..."
- Fred combatte ma sarà addio?
Cosa e chi ha provocato la rabbia di Vasseur
Alla vigilia del fine settimana del Gp del Canada, due articoli, uno sul Corriere della Sera e uno sulla Gazzetta dello Sport hanno delineato un clima da polveriera in Ferrari. Da una parte sul CdS in un articolo a firma Giorgio Terruzzi e Daniele Sparisci, si parlava dei dubbi di Leclerc a restare a Maranello con una Ferrari non competitiva nemmeno nel 2026 con il cambio dei regolamenti. Ma anche dei mal di pancia di Hamilton e i problemi di rapporti con Fred Vasseur.
Quasi in simbiosi (l’editore è lo stesso), la GdS metteva in bilico il team principal del cavallino: “Vasseur sotto esame: decisivi i prossimi tre GP. Senza progressi si gioca la Ferrari“ recitava il titolo dell’articolo che sottolineava come il tp di Maranello sia a rischio e che tra Montreal e Silverstone possa addirittura giocarsi il suo futuro in rosso. Avanzando le ipotesi Horner o Coletta del reparto Endurance al suo posto.
La risposta secca e seccata di Vasseur
Dopo le smentite da parte dei due piloti nella giornata stessa di giovedì durante il media day, è toccato a Vasseur in prima persona prendere la parola che non è stata per niente tenere contro chi a suo dire “getta tutti nel fango”. “Non voglio sprecare il mio tempo con queste voci – ha detto Vasseur a Sky – non mi interessa indagare e cercare di capire. Il fatto è che qualcuno vuole il male del team. Questo non riguarda solo me. Fono esperto e vaccinato. Quando sono entrato in Ferrari sapevo a cosa sarei andato incontro, sapevo che sarei stato sempre in prima linea e l’ho accettato”.
E ancora: “Se il loro obiettivo era quello di mettere la squadra in questa situazione, hanno raggiunto il loro scopo, ma penso che non è così che riusciremo a vincere un campionato, e almeno non con questo tipo di giornalisti intorno a noi”.
Vasseur contro i giornalisti: “Cambia tutto alla Ferrari tranne una cosa…”
Questa frase Vasseur l’ha pronunciata ai connazionali di Canal+ parlando degli articoli riguardo i dubbi di permanenza di Leclerc: “Quando si inventa di reclutamenti, o quando si dice che Charles se ne andrà, questi sono giornalisti il cui unico modo di esistere è questo. Dobbiamo porci le domande giuste: se la Ferrari non vince da anni, abbiamo cambiato il TP, i piloti, abbiamo cambiato tutto tranne una cosa…“. Riferimento non ad Elkann, ovviamente, ma proprio alla stampa, ai giornalisti che gravitano attorno alla Ferrari.
Il manager francese continua la sua accolita: “Questi giornalisti, non tutti, devono considerare che queste persone, hanno una famiglia, hanno mogli, hanno figli, e questo è completamente irrispettoso. Sono esseri umani, fa male al livello di concentrazione al team e all’ambiente. Non voglio più parlare di questa stupidaggine. Non voglio perderci tempo, ma non sono i giornalisti a decidere chi dobbiamo sostituire”.
Fred combatte ma sarà addio?
Le parole al veleno di Vasseur in Canada sembrano una specie di colpo di coda da parte del generale orgoglioso che non vuole arrendersi ma che sa già come andrà a finire a allora cerca lo scontro. Ne è convinto in un certo senso, Giuliano Duchessa, giornalista di AutoRacer.it e fonte molto attendibile del circus che su X ha scritto:
Vasseur ha deciso per lo scontro. La mia sensazione è che non dobbiamo aspettarci alcun intervento immediato dei vertici Ferrari Il triennale scade a fine anno, l’ho ascoltato attentamente e per come ha parlato oggi ho avuto la personale sensazione che non rimarrà