Alla BBC, Leclerc ha analizzato questa prima parte di stagione con la Ferrari: “È meraviglioso essere tornati finalmente a lottare per vincere. Ma, d’altra parte, non siamo riusciti a massimizzare il potenziale che abbiamo. E questa non è una buona cosa. Abbiamo ancora la seconda parte di stagione per recuperare. O almeno spero. Darò il massimo, ma le ultime gare sono state piuttosto complesse“.
Leclerc però vuole di più: “Dobbiamo lavorare e migliorare sull’affidabilità e la strategia. Nella prima parte di stagione abbiamo avuto problemi in questi campi, uniti a errori di guida. Quando commettiamo un errore, mettiamo sempre in atto lo stesso processo: analizziamo le circostanze in cui quell’errore è maturato, i motivi per cui abbiamo preso una decisione sbagliata in un certo momento della gara. Una volta compresa la situazione, possiamo andare avanti”.
Ci sono però motivi per sorridere: “Credo che questa parte di stagione sia stata la mia migliore della carriera in F1, sia a livello di lavoro personale che di squadra – continua Leclerc -. Prepariamo il set-up, il giro da qualifica nel Q3 e la strategia di corsa in una maniera che non ho mai visto prima. Non abbiamo bisogno di cambiare il nostro approccio. Dobbiamo crescere imparando dagli errori che abbiamo commesso e continuare a performare ad alto livello. Non credo che ci saranno cambiamenti significativi. Dobbiamo lavorare di squadra, fare del nostro meglio per l’intero weekend in tutte le gare rimaste e vedere dove e come finiremo”.
Leclerc ha rimarcato le diverse ambizioni rispetto a Binotto: “Quando inizi la stagione, è naturale fissare degli obiettivi. Ma come pilota, devi essere ovviamente ottimista. Capisco Mattia, che deve essere realistico e razionale quando parla, ma di mio ho degli obiettivi personali. E in tutte le stagioni di F1 che ho completato vi assicuro che non sono stati sempre realistici, ma è il mio modo di approcciare le cose. In 2020 o 2021, anche se la macchina non era a questi livelli, pensavo sempre di poter vincere le gare e ho fatto di tutto per raggiungere questo obiettivo. Vincere è ciò che mi motiva dalla mattina alla sera. Ma capisco chiaramente gli obiettivi di Mattia“.
Infine, Leclerc ha chiuso parlando di Verstappen: “La rivalità con Max è nata più di dieci anni fa, sui kart. In quei tempi eravamo entrambi molto aggressivi, e questo spiega perché le cose tra noi finivano quasi sempre male. Ma è normale. Eravamo giovani e impulsivi. Ma ora il nostro rapporto è molto migliorato. Ci rispettiamo tanto”.