Ha vinto la sua prima gara di Formula 1 e ora rischia di restare appiedato per il 2021. Strano destino di Sergio Perez che si gode il trionfo nel Gran Premio del Sakhir nella speranza di trovare un sedile per la prossima stagione. E dire che il messicano poteva essere un pilota Ferrari. Al momento sbagliato nel posto giusto il buon Checo come ha ricordato il telecronista di Sky Sport F1, Carlo Vanzini.
Perez dal sogno Ferrari al trionfo di Sakhir
Appena finita la gara bis del Bahrain, Carlo Vanzini ancora nella camera di commento di Sky Sport F1 analizza il pazzo Gran Premio del Sakhir che ha visto il pasticcio Leclerc al via, il doppio pasticcio Mercedes ai box e poi il trionfo inatteso di Sergio Perez, pilota sempre più convincente e sempre più precario di questa Formula 1. Il telecronista ricorda brevemente la carriera del messicano e soprattutto i suoi trascorsi Ferrari: “Perez faceva parte della Ferrari Driver Academy a inizio decennio e dopo qualche gara di buon livello in Sauber si sentiva pronto al grande salto ma nel 2012 ricevette il “no” di Montezemolo e andò in McLaren dove fece un sacco di danni, la sua peggiore stagione. Si è rilanciato proprio con la Forze India, oggi Racing Point”.
Ferrari: il “no” di Montezemolo a Perez nel 2012
Vanzini ha ricordato uno sliding doors importante nella carriera di Perez e chissà, in minima parte, anche della Ferrari. Era il 2012, Checo si era rivelato come pilota veloce e alla guida della modesta Sauber infilò una serie di podi importanti, spesso in lotta con la Ferrari di Alonso. Arrivò secondo in Malesia, perdendo per un errore nei confronti dello spagnolo, ma si rifece qualche gara dopo, a Monza arrivando secondo proprio davanti all’asturiano. Perez era di proprietà della Ferrari, nel team FDA di cui avrebbero poi fatto parte Leclerc, Giovinazzi e Mick Schumacher.
Perez si sentiva pronto per la Ferrari ma non per l’allora presidente Montezemolo ebbe tutta una serie di perplessità: “Perez è un buon pilota ma guidare una Ferrari richiede più esperienza – disse all’agenzia Reuters – Penso sia uno dei giovani più promettenti ma prima di mettere un giovane al volante di una Ferrari ho bisogno di vedere più risultati e più esperienza”.
Il resto è storia, Montezemolo scelse di prolungare il contratto di Massa, Perez non la prese bene, si sentiva pronto per un top team e accettò la corte della McLaren uscendo quindi dall’orbita Ferrari per riciclarsi un anno dopo ancora, dopo le delusioni a Woking, in Force India. La Ferrari invece cambiò radicalmente con Vettel e Raikkonen. Le due strade non si sono mai più incrociate. E come in tutte le sliding doors, vien da chiedersi, come sarebbe andata.