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Figc-Juve, scontro su carta Covisoc: la decisione del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato ha reso nota la decisione collegiale sulla carta Covisoc, in realtà due documenti, al centro di un contenzioso tra Figc e Juve nell'ambito del processo plusvalenze.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

È arrivata finalmente la decisione del Consiglio di Stato in merito al ricorso della Federcalcio contro la decisione del Tar del Lazio, che aveva intimato di consegnare alla Juventus due documenti – la “carta Covisoc” numero uno e due – riguardanti uno scambio di comunicazioni tra il procuratore federale Chiné e il presidente Covisoc Boccardelli, inizialmente negati alla difesa nell’ambito del processo plusvalenze. Ricorso dichiarato improcedibile.

Carta Covisoc, la decisione collegiale del Consiglio di Stato

Ci sono volute quasi due settimane per risolvere il mistero legato all’udienza, che si era tenuta lo scorso 23 marzo. Dal Consiglio di Stato, però, non era filtrata alcuna decisione in merito, con la Figc che nel frattempo – ancor prima di presentare ricorso – aveva già consegnato entrambe le carte ai legali di Paratici e Cherubini, i dirigenti bianconeri che si erano rivolti al Tar. Dopo il via libera del tribunale amministrativo del Lazio, la Figc aveva fatto ricorso al Consiglio di Stato che l’11 marzo aveva respinto l’istanza monocratica. Decisione confermata a livello collegiale.

Cos’è la carta Covisoc e perché è importante per la Juve

Perché sono importanti le carte Covisoc? Nelle intenzioni dei legali bianconeri, avrebbero dovuto – o potuto – dimostrare che Chiné indagava sulle plusvalenze già ad aprile 2021, con evidente alterazione dei tempi processuali. In realtà nei carteggi tra Chiné e Boccardelli la Juventus non è mai nominata. La “notitia criminis” auspicata dagli avvocati della Vecchia Signora non è presente in quelle comunicazioni. Il paradosso è che, dopo il disvelamento del loro contenuto, quelle mail hanno addirittura fortificato la posizione della procura Figc.

Le reazioni: soddisfazione tra i bianconeri e la stessa Figc

Da parte della Federazione filtra una moderata soddisfazione, nonostante la bocciatura del ricorso: il Consiglio di Stato, infatti, non si sarebbe pronunciato proprio perché i documenti nel frattempo sono stati consegnati. Una conferma esplicita dell’operato del Tar avrebbe messo a serio rischio l’autonomia della giustizia sportiva, che secondo gli avvocati di Gravina è salva. Da parte della Juventus, invece, c’è soddisfazione perché in tal modo all’udienza del 19 aprile davanti al Collegio di garanzia del Coni le carte Covisoc saranno ammesse. I bianconeri puntano a dimostrare di non aver avuto accesso a tutti gli elementi utili a costruire la propria difesa, a prescindere dall’effettiva utilità delle carte in questione.

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