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Inchiesta Juve, pronti gli avvisi di Chinè: si entra nel vivo, ecco cosa può succedere

Non c'è solo la semifinale di Coppa Italia contro l'Inter nei pensieri della Juventus di queste ore. Infatti sta per arrivare, a breve, la notifica della chiusura delle indagini sulla manovra stipendi da parte di Chinè

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Cresce l’attesa, questione di ore. Arriva un altro snodo importante in casa Juventus. Ma ancora una volta non è calcio, o almeno non proprio quello sul campo. C’è sì la semifinale di andata di Coppa Italia contro l’Inter stasera allo Stadium. Ma sull’altro fronte, quello extra calcio, il club bianconero e non solo, attende la notifica di chiusura delle indagini a tema “stipendi e nuove plusvalenze” da parte della Procura Federale a firma Giuseppe Chinè. Sarà il primo atto formale che darà l’avvio al secondo deferimento, quindi processo in ambito sportivo a carico della Juve in questa quanto mai intricata stagione.

Juventus: in arrivo le notifiche “manovra stipendi”

Sarà davvero una primavera calda, bollente per la Juventus. In queste ore, forse già oggi, al più tardi domani, il procuratore federale Giuseppe Chiné invierà la notizia di chiusura delle indagini a tema “stipendi e nuove plusvalenze” ai soggetti coinvolti, tra questi ovviamente la Juve. Ricevuto quello che può sembrare un “avviso di garanzia”, i legali bianconeri avranno 5 giorni per chiedere nuove audizioni e allegare le memorie difensive. Quindi scatterà il deferimento. Andrà individuata una data per il processo sportivo che verosimilmente dovrebbe arrivare all’indomani dell’altrettanto fatidica data del 19 aprile quando si discuterà al Coni il ricorso della Juventus contro la prima penalizzazione, di 15 punti per le plusvalenze.

Manovra stipendi: cosa rischia la Juventus

La Juventus rischia di essere gravata di altri punti di penalizzazione. L’accusa della procura federale ruota intorno agli accordi del club con i calciatori relativi alle stagioni 2019-20 e 2020-21. In ballo qualcosa come 90 milioni di euro che la Juve avrebbe “risparmiato” in epoca covid tramite accordi privati, le famose “carte”, side letter e quant’altro, mai depositate come da regolamento in Lega. Oltre alla Juve come soggetto giuridico ci sarà un nuovo deferimento anche per il suo oramai vecchio board, da Andrea Agnelli a Paratici, Arrivabene e Nedved.

Difficile fare previsioni anche se negli ambienti federali, come scriveva qualche giorno fa il Corriere dello Sport, si sussurra che le prove contro il club bianconero, e l’operato all’epoca dei suoi dirigenti, siano molto più schiaccianti. E potrebbero portare a una pesante penalizzazione, qualcosa come altri 15/25 punti di penalizzazione che farebbero salire il conto, appunto, a 30/40. Sempre che il -15 venga confermato il 19 aprile.

Juventus tra penalizzazione, multa o patteggiamento

Il susseguirsi di voci su questo secondo filone del processo sportivo sulla manovra stipendi prevede diversi scenari. Non solo quello di un’altra penalizzazione in classifica, afflittiva, per la squadra di Allegri. La Juventus, come riportato da Repubblica, rischia una multa superiore ai 100 milioni di euro per la violazione dell’articolo 31 comma 3 della legge sportiva, che punisce l’aver pattuito stipendi al di fuori delle norme federali. Potenzialmente, infatti, la punizione è da 1 a 3 volte superiore al valore dei contratti pattuiti con i giocatori. Ma c’è anche l’ipotesi del patteggiamento per limitare eventualmente i danni (lo prevede l’art. 127 del codice, con diminuzione della pena fino al massimo di un terzo).

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