Il mondo del calcio è pieno di ‘figli d’arte’. Tra questi c’è anche chi ha seguito le orme paterne ma fino a un certo punto. Scendendo in campo sì, ma mettendosi tra i pali e non, per esempio, in attacco. Come faceva anni fa Juergen Klinsmann, bomber della nazionale tedesca e dell’Inter.
Giovedì sera ha esordito in Europa League il figlio della ‘Pantegana Bionda’, Jonathan. Portiere dell’Hertha Berlino, 20 anni compiuti ad aprile, è nato a Newport Beach, in California, dove il papà era andato a chiudere la carriera, ed è di nazionalità statunitense. Simile la situazione di Luca Zidane, figlio dell’ex campione Zinedine, attualmente tecnico del Real Madrid. Il ragazzo, portiere di 19 anni, si sta facendo le ossa nel Real Madrid Castilla, la formazione satellite dei ‘bianchi’ di Spagna. E poi si vedrà . Ma di sicuro fin da subito ha capito che non avrebbe minimamente potuto imitare le giocate di cotanto padre.
Sono invece andati sul ‘classico’ molti altri portieri di qualità . Kaspar Schmeichel, oggi tra i pali del Leicester, ha seguito la stessa strada del papà Peter, già estremo difensore del Manchester United e della nazionale della Danimarca, tra l’altro campione d’Europa nel 1992. Gabriele Marchegiani, tesserato per la Spal, ha come padre Luca, che ha giocato nel Torino, nella Lazio ma anche nella nazionale italiana. Ora alla Lazio è invece Thomas Strakosha. Suo papà Foto ha difeso i pali della nazionale albanese (73 presenze) e di formazioni di un certo prestigio, quali l’Olympiacos del Pireo. Tra i portieri in attività non va dimenticato poi Stefano Sorrentino, figlio di quel Roberto visto in serie A negli anni ’80 con il Catania. E, infine, menzione pure per il numero 1 del Napoli Pepe Reina. Suo papà , Miguel, ha giocato nella nazionale spagnola e in due delle più importanti formazioni iberiche: Barcellona e Atletico Madrid.
SPORTAL.IT