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Finale di Champions League, il countdown dell’Inter per il Manchester City: il tecnico Inzaghi deve risolvere gli ultimi dubbi

Il tecnico dell’Inter ha ancora alcuni dubbi da sciogliere: Inzaghi deve decidere su chi affiancherà Lautaro Martinez dal primo minuto, ad ora Lukaku più avanti rispetto a Dzeko

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Tra poche ore andrà in scena l’evento più atteso: la Champions League vedrà ospitare – in finale ad Istanbul, Turchia – il match dell’anno tra i club europei. L’inter del tecnico piacentino Simone Inzaghi affronterà il Manchester City allenato dal rivoluzionario Pep Guardiola. La gara, con fischio d’inizio programmato per le ore 21.00 allo stadio Atatürk Olympic Stadium di Istambul, determinerà chi sarà il campione d’Europa – tra club – nel corso della stagione 2022/23.

I primi dubbi di Inzaghi

A poche ore dalla gara più importante degli ultimi anni da parte dei nerazzurri, il tecnico dell’Inter non ha ancora sciolto gli ultimi dubbi sugli undici titolari. Solamente qualche giorno fa, durante il media day organizzato ad Appiano Gentile, mister Simone Inzaghi aveva dichiarato di essere ancora certo su chi partirà titolare. Al centro dell’attenzione dei tifosi e dei media sicuramente c’è il ballottaggio tra Edin Dzeko e Romeu Lukaku. Le ultime indiscrezioni vedono il robusto centravanti del Belgio più avanti rispetto al collega bosniaco. Anche Edin Dzeko, però, è deciso a dire la sua. Vista l’età – 37 anni – è difficile che l’ex Roma possa avere un’altra occasioni per giocare una finale di Champions League. In caso di gol del bosniaco, ex Manchester City, ci stabilirebbe un record: Dzeko diventerebbe il marcatore più “anziano” in una finale nella storia della Champions, superando il record di Maldini, in gol a 36 anni e 333 giorni nel 2005.

I secondi dubbi di Inzaghi: Mkhitaryan e Correa

Nonostante nell’ultimo periodo non fossero nel top della condizione – complici i vari infortuni stagionali – tornando a completa disposizione per la finale in terra turca sia l’armeno Mkhitaryan che l’argentino, ex Lazio, Correa. I due giocatori dell’Inter, dopo aver svolto l’allenamento odierno, sono totalmente recuperati ed arruolabili per la finale di Champions League. Con il rientro di Mkhitaryan, ad Inzaghi verrà un altro dubbio su come completare il centrocampo a tre dell’Inter. Ci sono anche dubbi su come come schierare la difesa, in modo tale da arginare la forza di Haaland e le incursioni dei giocatori offensivi – di infinita qualità – del City.

Come arriva il Manchester City

Sono gli inglesi i favoriti della vittoria della Champions. I “terribili” ragazzi di Guardiola, in stagione, hanno vinto la Premier League (recuperando un notevole svantaggio sull’Arsenal) ed in finale di FA Cup hanno superato i rivali del Manchester United per 2-1 grazie alla doppietta di Gundogan, centrocampista polivate amato in Turchia. La qualità del City è evidente, le idee innovative proposte da Guardiola anche. Senza dimenticare che il City dispone di una macchina da gol di un livello che ad oggi sembra irraggiungibile per chiunque: Erling Haaland – seppur a secco contro lo United – è deciso a rifarsi in Champions- Ad onor del vero, anche la panchina del City scalpita: Guardiola, a gara in corso, potrebbe anche puntare sull’argentino Julian Alvarez, campione del mondo e compagno di squadra di Lautaro Martinez (altro grande protagonista della finale di Istanbul, ma già sicuro della maglia da titolare).

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