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Wimbledon, Djokovic lancia la sfida olimpica ad Alcaraz e Sinner, poi il toccante messaggio al figlio

Nole lancia la sfida ai due fenomeni del tennis mondiale attuale e li aspetta a Parigi per le Olimpiadi. Dopo la sconfitta in finale a Londra arriva anche l'emozionante messaggio alla famiglia e al figlio

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

Novak Djokovic cade nella finale Wimbledon sotto i colpi di un implacabile Carlos Alcaraz. Troppo più in forma il classe 2003 spagnolo per permettere a Nole anche solo di sperare di raggiungere l’ottavo titolo sull’erba di Londra. Al termine del match, il serbo al termine della sua decima finale inglese non nasconde l’emozione e si lascia andare a un toccante messaggio al figlio, Stefan.

Djokovic ammette la superiorità di Alcaraz

Commuove (e si commuove), Novak Djokovic, al termine della finale di Wimbledon che lo ha visto uscire sconfitto contro Carlos Alcaraz in tre set (6-2; 6-2; 7-6). Durante le interviste di rito della cerimonia di premiazione, tenuta dalla tanto attesa principessa Kate Middleton, l’ex numero uno al mondo rivolge parole toccanti, indirizzate anche alla famiglia, presente in tribuna al Centre Court dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club.

Dopo aver ammesso di non essere riuscito a esprimersi al meglio “soprattutto nei primi due set” e aver riservato le proprie congratulazioni ad Alcaraz “una vittoria totalmente meritata e congratulazioni a Carlos per il suo tennis straordinario. A 21 anni quello che fa è davvero incredibile“.

L’orgoglio di Nole e il messaggio al figlio e alla famiglia

Nole non manca, però, di onorare anche il suo percorso, che lo ha visto tornare in carreggiata in tempo da record dopo l’infortunio al menisco: “Devo essere orgoglioso di quello che ho fatto, se penso a quello che ho passato con il mio team e la mia famiglia“.

Rivolgendosi alla famiglia, Djokovic si lascia andare, dunque, a parole emozionati: “Mi viene da piangere ogni anno quando vi vedo lì. Grazie per farmi sorridere ogni giorno. È una cosa bellissima essere padre di questi due piccoli angeli”. Poi, il messaggio al figlio Stefan: “Non so se avrò il coraggio di proseguire la mia carriera da allenatore con mio figlio. Stefan, ci sono tante cose belle nella vita, ma se vorrai continuare con il tennis, sarò sempre al tuo fianco“.

Djokovic lancia la sfida olimpica ad Alcaraz e Sinner

Infine, il confronto con i nuovi grandi rivali, Alcaraz appunto e, soprattutto, Jannik Sinner: “Ogni volta che entro in campo qui sono di nuovo il bambino che vive il suo sogno. Arrivare in finale regala fiducia, ma oggi ho affrontato il migliore al mondo, a parte Jannik. Entrambe sono di gran lunga i migliori quest’anno e io non senti di essere al loro livello. Per batterli, magari alle Olimpiadi, dovrò giocare molto meglio di oggi, sperando di stare anche meglio di oggi. Non ho mai avuto modo di sperimentare queste sensazioni prima d’ora nella mia vita, ma davanti alle difficoltà, normalmente mi rialzo, imparo e divento più forte. Ed è quello che farà anche ora”.

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