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Fiorentina, Commisso si sfoga contro i critici

Il presidente viola risponde alle critiche: "Solo chi prende i soldi dai pozzi spende più di me". E su Chiesa: "Non mi ha ancora chiamato".

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Fiorentina, Commisso si sfoga contro i critici Fonte: Getty Images

La Fiorentina vive giorni di fermento: nel prossimo weekend inizierà una nuova era, con Cesare Prandelli in panchina. In una lunga intervista a ‘Lady Radio’, il patron Rocco Commisso, presidente del club, ha parlato della scelta del tecnico. “Il contratto di Iachini non finiva a luglio. Io non ho mai incontrato nessun altro allenatore. De Rossi, poi, l’ho visto solo in televisione. I miei uomini si sono preparati, certo, nel caso in cui avessimo deciso di cambiare, ma la decisione è stata quella di dare fiducia a Iachini. Prandelli gode della mia stima, anche se ci ho parlato per dieci minuti appena; voglio approfondire”.

Battuta anche sulla questione Chiesa, ceduto nell’ultimo giorno di mercato alla Juventus e partito nel silenzio. “Ancora oggi non ho ricevuto chiamate da Chiesa”.

Commisso ha poi voluto rispondere alle critiche che gli sono state mosse per la sua presunta poca conoscenza del mondo del pallone. “Hanno detto che Rocco non sa niente di calcio, e magari è vero, ma dei venti presidenti di Serie A quanti hanno giocato a pallone a livello competitivo nella loro vita? A me hanno detto tre o quattro. Io ho fatto i provini per le Olimpiadi e ho allenato i ragazzi per anni. A Firenze mi infamano, in società c’è di certo chi ne sa più di me, ma non è vero che io non so nulla”.

Il numero uno viola ha fatto il punto sulla questione economica e le sue spese importanti per provare a riportare la Fiorentina ai vertici. “Nessuna squadra, tranne quelle che prendono soldi dai pozzi, spende così tanto con così poco. Non faccio promesse che non posso mantenere, ma con Rocco alla guida nessuno si dovrà mai preoccupare di fallimento. L’unica cosa di cui si deve preoccupare la Fiorentina è che senza ricavi adeguati non si può competere per qualcosa di grande. Alla lunga, senza i giusti ricavi, non potrò portare la Fiorentina dove la voglio”.

Chiusura sulla questione stadio a Firenze, un tema molto caro al presidente viola sin dal suo insediamento nell’estate 2019. “Questo stadio si deve muovere, è importantissimo, non si può avere un impianto a cinque metri dalla strada. C’è la possibilità che lo stadio non si faccia, questo i tifosi lo devono sapere. E allora che succederà? Non lo so”.

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