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Mattarella a Inter e Fiorentina: "Simulazione è come il Covid"

Il capo dello Stato Mattarella ha ricevuto al Quirinale le finaliste di Coppa Italia, Fiorentina e Inter. L'augurio di una partita leale e l'attacco alle simulazioni, paragonate al Covid

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Siamo ormai prossimi alla Finale di Coppa Italia che chiuderà i conti tra Fiorentina e Inter, le due squadre giunte all’atto finale del torneo che si consumerà mercoledì dalle ore 21:00 all’Olimpico. Ma prima le due società con le rose al completo sono state ricevute al Quirinale dal presidente Mattarella, che ha proferito un discorso con alcuni spunti interessanti e persino sorprendenti.

Mattarella sicuro: “Fiorentina-Inter sarà una sfida corretta e leale”

Il presidente della Repubblica sarà assente allo stadio per motivi istituzionali (dovrà ricevere l’omologo dell’Angola), ma ha assicurato di voler recuperare successivamente la partita, della quale si aspetta “un incontro di alto livello tecnico e sportivo”, improntato “alla massima lealtà e correttezza”. E a tal proposito ha aggiunto: “Certamente ci sarà domani lealtà e correttezza, senza falli pericolosi volontari e senza simulazioni”.

Le parole del Presidente: “Le simulazioni sono come il Covid”

E qui Mattarella si avventura in un paragone molto forte: “Le simulazioni sono come un virus, come il Covid che è esploso in tutto il mondo, come si è visto ai Mondiali in Qatar. Ma sono certo che è un argomento che sarà estraneo al vostro incontro. Mi auguro che anche i tifosi possano rispettarsi vicendevolmente, applaudendo comunque vada”. Un tackle inaspettato quello dell’inquilino del Quirinale, che con parole flautate è entrato a gamba tesa su un certo malcostume calcistico.

L’omaggio a Vialli: commozione al Quirinale

Alla cerimonia erano presenti anche i vertici del CONI con il presidente Malagò, e quelli del calcio con il presidente della Lega Serie A Casini, della FIGC Gravina ed anche il ct della Nazionale Mancini. E a tal proposito, c’è stata l’occasione di celebrare un amico fraterno del commissario tecnico, ovvero Gianluca Vialli.

Il capo dello Stato infatti ha spiegato: “Il presidente Gravina e la guida della Nazionale, Roberto Mancini, mi hanno consegnato la maglia della Nazionale realizzata per ricordare Gianluca Vialli, che oltre ad essere un esemplare atleta non ha mai dimenticato di essere consapevole di quello che vi è oltre il calcio, oltre lo sport, nella vita sociale”.

Infine, sul suo tifo Mattarella – pur essendo simpatizzante interista – ha assicurato riguardo il match di domani: “Il mio ruolo mi impone di tifare per gli arbitri“.

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