A 22 giorni dalla terribile serata del primo dicembre, Edoardo Bove torna allo stadio “Artemio Franchi” di Firenze, in occasione della sfida tra Fiorentina e Udinese. Dall’affetto dei compagni di squadra e dello staff di Raffaele Palladino, fino alle iniziative della società e all’instancabile calore della Curva Fiesole, che non ha mai smesso di intonare il suo nome nel corso di queste settimane. Nella mente dei tifosi viola, è ancora vivo il ricordo del malore che ha portato l’ex Roma ad accasciarsi sul terreno di gioco, davanti agli occhi di Simone Inzaghi.
- Bove torna al Franchi, dal malore all'accoglienza dei tifosi
- L'emozione dell'amico Cobolli: "È una cosa che mi è rimasta dentro"
Bove torna al Franchi, dal malore all’accoglienza dei tifosi
Non sarà una partita come tutte le altre per la Fiorentina di Raffaele Palladino. Un alto tasso di emotività accompagnerà, inevitabilmente, la serata del “Franchi”. Sugli spalti dell’impianto sportivo fiorentino, infatti, si rivedrà Edoardo Bove, dimesso dall’ospedale Careggi di Firenze otto giorni fa.
A poco più di tre settimane dal malore accusato al 17′ di Fiorentina-Inter, l’ex centrocampista della Roma tornerà ad assistere a una partita dei suoi compagni dal vivo, in attesa di capire se potrà continuare a giocare a calcio nei prossimi mesi, in Italia o all’estero. Oggi, intanto, si prepara a ricevere l’abbraccio della famiglia viola, che ha costantemente seguito l’evoluzione delle sue condizioni. Dopo aver visto in tribuna papà Giovanni contro il Cagliari, Edo si accomoderà al fianco del dg Alessandro Ferrari per godersi i 90 minuti di Fiorentina-Udinese, con l’augurio di regalarsi un sereno Natale e tre punti che consentirebbero alla formazione gigliata di agganciare nuovamente la Lazio.
Del resto, una volta lasciata la struttura ospedaliera, Bove ha sempre seguito gli allenamenti al Viola Park, partecipando regolarmente a tutte le riunioni tecniche e anche alla cena di Natale, organizzata la scorsa settimana dal club di Rocco Commisso. Fu lui, peraltro, a chiedere a Cataldi e compagni di continuare a giocare e di scendere in campo contro l’Empoli in Coppa Italia, a tre giorni dal terribile spavento.
L’emozione dell’amico Cobolli: “È una cosa che mi è rimasta dentro”
Uno dei primi a manifestare sostegno, vicinanza e solidarietà ad Edoardo Bove, negli attimi che hanno seguito lo sgomento per il malore accusato dall’ex Roma, è stato sicuramente l’amico Flavio Cobolli, talento del tennis italiano che parlando al Corriere dello sport non ha nascosto le emozioni provate in quel maledetto primo dicembre.
“È stato uno scossone – ha ammesso il tennista romano, che sui social si era subito lasciato andare ad un “Forza amico mio” –. L’ho visto in diretta e l’ho vissuto piuttosto male. Ancora oggi faccio fatica a parlarne, è una cosa che mi è rimasta dentro. Però sono felice che stia bene e che stia recuperando. Lo sento quasi ogni giorno, e sapere che migliora giorno dopo giorno mi riempie di gioia“.