Episodio increscioso durante la gara di play-off Lecco-Pordenone. Gara interrotta per l’invasione in campo del presidente del Lecco Paolo Di Nunno.
- Lecco-Pordenone, tutto nasce da un rigore
- Lecco-Pordenone, il presidente Di Nunno ferma tutti
- Di Nunno in campo come lo sceicco Fahad Al-Ahmed
Lecco-Pordenone, tutto nasce da un rigore
La gara Lecco-Pordenone, valida per l’andata dei quarti di finale dei play-off di Serie C, si è conclusa con la vittoria degli ospiti per 1-0. La rete della vittoria è stata siglata da Salvatore Burrai all’86’ su calcio di rigore.
Un penalty che ha scatenato l’ira dei tifosi del Lecco presenti al Rigamonti-Ceppi e, in particolare, del patron dell’Aquila Paolo Di Nunno, protagonista di una scena surreale che ha ricordato un famoso episodio accaduto durante i Mondiali del lontano 1982.
Lecco-Pordenone, il presidente Di Nunno ferma tutti
Al momento del gol su rigore a favore del Pordenone trasformato da Salvatore Burrai a pochi minuti dalla fine del match, il numero uno del Lecco Paolo Di Nunno si è precipitato in campo con un bastone da passeggio per protestare.
Immediatamente espulso, prima di rientrare nel tunnel a bordo della sua carrozzina elettrica, si è soffermato a parlare con il portiere ospite e ha pure salutato la “sua” curva. L’arbitro del match ha potuto riprendere la partita solo dopo l’interruzione dovuta all’invasione di campo del patron del Lecco.
Di Nunno in campo come lo sceicco Fahad Al-Ahmed
L’invasione di campo, con tanto di proteste, di Paolo Di Nunno, presidente del Lecco, ha riportato alla memoria un episodio accaduto ai Mondiali di Spagna 1982 (vinti dall’Italia di Enzo Bearzot).
Nel corso della partita Francia-Kuwait, valida per la seconda giornata del gruppo D, con i Blues avanti 3-1, arriva la rete di Alain Giresse. L’arbitro sovietico Miroslav Stupar convalida il gol ma lo sceicco del Kuwait Fahad Al-Ahmed entra in campo, protestando. I suoi giocatori hanno sentito un fischio dagli spalti e si sono confusi. Dopo quasi sette minuti di interruzione, il gol verrà clamorosamente annullato. La “scesa in campo” di Paolo Di Nunno, invece, non ha sortito nessun effetto, se non la sua espulsione.
