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"Fortnite crea dipendenza": l'accusa di Striscia al gioco

Un controverso servizio di Striscia accusa Fortnite di creare dipendenza, mescolando problemi reali a informazioni superficiali. Quanto c’è di vero?

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È assolutamente controverso il servizio che Striscia la Notizia ha dedicato a Fortnite qualche giorno fa. Il tg satirico di Antonio Ricci ha imputato al gioco una serie di colpe che, ciclicamente nella storia dei videogiochi, vengono addossate ad un titolo piuttosto che a un altro. Ma nel servizio di Marco Camisani Calzolari si annidano sia problemi reali che informazioni allarmistiche esposte in maniera alquanto superficiale.

Fortnite crea dipendenza? Lo dice Striscia, ma il problema è più ampio

Il servizio parte puntando il dito contro il fatto che la pervasività di Fortnite possa creare dipendenza sia per via della sua diffusione su tutti i sistemi fissi e portatili che per la sua gratuità. Tutto giusto, per carità, se non fosse che i problemi di dipendenza digitale siano ormai da anni un fenomeno in crescita e non legato soltanto a specifici videogiochi, ma all’intero settore: dai social media alle piattaforme video sino alle semplici App di messaggistica.

Inoltre, il servizio parla di pericolo pedofilia: sembra che nella chat si anniderebbero diversi malintenzionati pronti ad adescare i bambini. Un allarme valido, ma che ancora una volta riguarda il mondo digital nella sua interezza e non il solo titolo di Epic Games. D’altronde sembra chiaro che Fortnite è frequentato dai pedofili proprio perché al gioco partecipano tantissimi ragazzini. Basterebbe quindi che i genitori vigilassero sui propri figli così come farebbero quando visitano una semplice pagina web.

Infine, sempre secondo Striscia, Fortnite può istigare comportamenti anti-sociali come il cyber-bullismo, grazie ad alleanze volte a prendere di mira gli altri utenti. Si tratta di un altro problema sicuramente esistente (ne abbiamo parlato anche noi QUI) ma che non fa altro che riproporre nel videogioco situazioni che si ripetono nella vita reale senza lo stesso tipo di clamore.

In ogni caso, nessun riferimento è stato invece fatto ai problemi più specifici del gioco, in particolare al recente allarme truffe messo in atto sul web proprio ai danni dei più piccoli (e dei loro genitori). In realtà, come è stato più volte spiegato, non è Fortnite in sé a essere nocivo per i bambini, ma l’uso inconsapevole del pc in generale. Per evitare danni il trucco è semplice: trovare sempre il giusto equilibrio tra il mondo virtuale e quello reale.

HF4

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