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Freccia Vallone: Pogacar fa il cannibale e vince anche questa

Niente da fare per gli avversari grazie a uno scatto negli ultimi metri dopo l'azione decisiva sul Muro de Huy

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Sempre Tadej Pogacar. Sono due su tre nel Trittico delle Ardenne: dopo l’Amstel Gold Race, infatti, arriva anche la Freccia Vallone. In attesa pure della Liegi-Bastogne-Liegi di domenica, che lo vede favorito insieme a Remco Evenepoel. Per Pogacar quella di oggi è la prima affermazione in carriera in questa corsa.

Freccia Vallone: il film della corsa

Nella prima fase di gara, sono otto gli uomini che si mettono in luce andando in fuga: Jacob Hindsgaul Madsen (Uno-X), Daryl Impey (Israel-PremierTech), Oliver Naesen (Ag2r-Citröen), Georg Zimmermann (Intermarche-Circus-Wanty), Raul Garcia Pierna (Equipo Kern Pharma), Soren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck), Johan Meens (Bingoal WB) e Jetse Bol (Burgos BH).

La Uae del favoritissimo Pogacar gestisce la situazione, senza lasciare molto spazio. Si ribellano a questa situazione soltanto Kragh Andersen e Zimmermann che provano a resistere al gruppo che rinviene. Vengono comunque raggiunti dai contrattaccanti: Louis Vervaeke (Soudal-Quick Step) e Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team). Vervaeke se ne va e resiste da solo sulla Cote de Cherave, raggiunto però proprio in vista del Muro de Huy.

Freccia Vallone: lo spauracchio del Muro de Huy

Qui, lo sloveno prende l’iniziativa, aiutato nell’occasione da una squadra che lo ha sempre tenuto nelle prime posizioni. Il cannibale non dà l’affondo decisivo subito, non vuole strafare, si accontenta di andarsene a 200 metri dall’arrivo facendo letteralmente il vuoto dietro. All’inizio prova a resistergli Giulio Ciccone, della Trek-Segafredo, ma lo sforzo è davvero troppo grande e l’italiano quasi si pianta, finendo poi al quinto posto, con poca brillantezza nei metri finali.

Così, questo è l’ordine di arrivo: secondo posto a Mattias Skjelmose (Trek – Segafredo, dunque compagno di squadra di Ciccone), quindi Mikel Landa (Bahrain-Victorious). Quarto Michael Woods (Israel – Premier Tech).

Pogacar: “Non ci si stanca mai di vincere”

Dopo l’arrivo, Pogacar è provato dallo sforzo, felice e pronto a lanciare subito il guantone di sfida per la gara di domenica prossima: “Non è stato facile, ho dovuto dare tutto sul muro. Il finale è spettacolare ma è durissimo. Sono senza parole”. Elogi alla Uae: “La squadra ha fatto la differenza oggi, hanno tutti fatto un lavoro eccezionale. Mi hanno spinto quando mi serviva e quindi alla fine ho dovuto vincere anche per loro, per non sprecare tutti i loro sforzi”.

Non era al massimo: “Oggi ero un po’ nervoso ma la squadra è stata eccezionale a tenermi sempre in testa al gruppo. C’è stato anche un momento in cui sono quasi caduto. Siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo nonostante una corsa un po’ caotica”. Considerazione finale che deve spaventare la concorrenza: “Non ci si annoia mai di vincere, credo valga per me come per tutti gli altri corridori. Sono felicissimo di vivere questo momento e me lo voglio godere al massimo. La Liegi sarà diversa, ma ci proveremo”.

Ha parlato anche Giulio Ciccone, a Raisport: “Per un attimo pensavo di fare qualcosina di meglio, ma negli ultimi 200 metri ero un po’ al limite. Non è male, era la prima gara al rientro da un blocco di lavoro, la condizione è buona. E’ stata una bella riattivazione alle gare, adesso ci sarà la Liegi domenica che è la più bella. Ho preso qualche rischio nel finale, perché volevo essere a ruota di Pogacar, volevo vedere quanto andava. Quello che si vede dalla tv, poi succede anche in diretta: ha una marcia in più di tutti“.

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