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Paul Gascoigne in soccorso di Marcus Rashford: non devi fare la mia fine

Rashford, stella del Manchester, nell'occhio del ciclone per vicende extra-campo incassa la solidarietà di Gascoigne. L'aneddotto di Gazza su Maradona

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Marcus Rashford è soltanto l’ultimo di una lunga lista di calciatori balzati agli onori della cronaca per gli eccessi extra-campo. Genio e sregolatezza: talento purissimo, l’attaccante del Manchester United. Ma per diventare una stella occorre anche testa. In soccorso del 26enne arriva uno che ne sa qualcosa, in quanto a eccessi: Paul Gascoigne. “Non devi fare la mia fine” gli ha detto attraverso un’intervista a TMW.

Rashford, party a base di tequila e maxi-multa. L’appello di Gazza

Nei giorni scorsi l’attaccante dei Red Devils e della nazionale inglese è finito nell’occhio del ciclone per essersi finto malato allo scopo di saltare un allenamento e la partita di Coppa d’Inghilterra col Newport, in seguito a una notte brava in Galles per il compleanno di di un ex compagno nelle giovanili del Manchester United. Una lunga festa a base di tequila cui ha fatto seguito una multa da 760mila euro quando è emersa la verità.

Rashford non deve commettere i miei errori”. Queste le parole di Paul Gascoigne a TMW, che poi lancia un appello: “Potrebbe aver bisogno dell’aiuto dei compagni e dello staff. Nonostante sia un grande calciatore, pare non sia felice: è giù di morale. Non è facile stare sotto i riflettori ed è evidente che abbia un problema con l’allenatore”.

Gascoigne in soccorso di Rashford: la sua esperienza

Gazza, oggi 56, ricorda gli anni del Tottenham, quando il suo talento esplose rendendolo uno dei calciatori più forti in circolazione. “Era dura – riconosce Gascoigne -. Una volta alla settimana mi recavo da un consulente per parlare delle cose che non andavano. Come uomo è difficile chiedere un aiuto, ma anche i calciatori ne hanno bisogno”. Quindi il riferimento a Rashford: “Sta guadagnando tanto in uno dei club più forti del mondo come il Manchester United: c’è chi pensa che a un calciatore non importi nulla, ma la pressione non è affatto semplice da sostenere”.

Gascoigne, la punizione della Lazio e l’aneddoto su Maradona

L’ex stella della nazionale inglese ricorda di aver avuto una sanzione simile ai tempi della Lazio, in cui militò dal 1992 al 1995. Gascoigne fu punito dopo aver saltato un allenamento, perché portò la famiglia a Disneyland. Poi racconta di uno scambio di battute con Diego Armando Maradona in occasione di un’amichevole col Siviglia nel 1992. “Giocai dopo aver trascorso tre giorni a bere a Disneyland. Quando incrociai Diego nel tunnel degli spogliatoi gli dissi che ero a pezzi. Lui mi rispose: ‘Non ti preoccupare, anche io‘”.

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