Gian Piero Gasperini ha parlato del presente e del futuro dell’Atalanta in un’intervista all’Eco di Bergamo. “Non dobbiamo rischiare di fare come le big” – ha detto il tecnico dell’Atalanta, che ha poi rimproverato anche Scamacca. “Non corre, così non farà niente di buono”, ha detto senza troppi giri di parole. L’allenatore si è poi scagliato contro la Lega Serie A per la gestione dei recuperi dei match rinviati per la Supercoppa italiana.
- "Non dobbiamo ragionare come le big"
- Gasperini conto Scamacca: Se continua così, niente di buono"
- Gasperini contro il calendario
“Non dobbiamo ragionare come le big”
Gasperini ha descritto alla perfezione il modello di lavoro della Dea e gli ostacoli che deve evitare per non cadere nel percorso: “Una cosa mi preoccupa davvero: l’idea che si cominci a ragionare come quelle big che sono costrette ad andare in Europa per questioni economiche, perché se falliscono l’obiettivo vengono a mancare i fondi per andare avanti. Se l’Atalanta comincia a ragionare così diventa una squadra perdente. Non che andare in Europa non sia importante, ma è più importante come ci arrivi. Vendere Hojlund è come andare tre volte in Europa”.
Poi ha proseguito: “Non mi sono mai sentito all’ultima spiaggia. I risultati per me sono una conseguenza del lavoro. L’Atalanta deve essere felice ogni volte che vede sorgere il sole al mattino, perché ha sempre la possibilità di seguire il proprio modello per continuare a vivere questo momento.
Gasperini conto Scamacca: Se continua così, niente di buono”
L’allenatore dell’Atalanta ha punzecchiato anche Scamacca, senza troppi giri di parole: “Ha grandi qualità, ma deve correre. Corre troppo poco. È vero che ha una grande statura, ma se continua a essere così poco dinamico non può fare niente di buono, nonostante abbia caratteristiche molto importanti. I suoi infortuni? Niente di grave, piccole cose per più volte. In attacco ho sempre voluto qualche giocatore in più perché sono quelli che sostituisci in continuazione. E che ti fanno vincere le partite”.
Gasperini contro il calendario
Il tecnico si è arrabbiato per la gestione, a suo giudizio, errata delle partite rinviate per la Supercoppa italiana: “Mi ha dato fastidio dove ci hanno piazzato il match con l’Inter, tre giorni dopo il Milan a San Siro. Saremo gli ultimi a recuperare, si poteva inserire nelle settimane precedenti che di spazio ce ne era”. Infine sul progetto Superlega: “Tutto il sistema sta spingendo verso un gruppo di squadre, una Superlega d’elite, dove l’Atalanta rompe le scatole. Ma sgomitando riesce sempre a essere lì”.