E’ una fase intensa e delicata, quella che stanno attraversando Manila Nazzaro e Lorenzo Amoruso. L’ex Miss Italia e conduttrice, è impegnata nella casa del Grande Fratello Vip a riconquistare una notorietà che le è stata strappata da vicende di opportunità alternate a sconfitte professionali. Tra le mura di Cinecittà, ha dimostrare la sua linea, il suo equilibrio ritrovato con al fianco un compagno con il quale condividere una serenità nuova, nonostante il dolore – ancora presente e del quale ha voluto parlare – di aver perso il figlio che aspettavano.
Lorenzo Amoruso: “Faccio il tifo per Manila”
Per l’ex calciatore e dirigente sportivo, è giunto il momento di agguantare questa famiglia, questa felicità che è in quanto costruita con Manila. Oggi vivono in una casa comprata in comune, a Roma Nord e progettano di rendere vero il sogno di diventare genitori:
“Manila ha tutte le carte in regola per farsi valere al GF Vip e può arrivare lontano. Faccio il tifo per lei”.
Con i ragazzi è lui ad essere presente: i due figli della compagna sono nati dal matrimonio, finito nell’oblio, tra Francesco Cozza e la Nazzaro e del quale la presentatrice ha svelato aspetti forse sgradevoli, ma con altrettanta serenità e cercando di non aggiungere ulteriori dettagli.
“Il mio lavoro mi ha portato in passato a vivere nove anni all’estero e ad avere tante avventure sentimentali. Ho trovato stabilità solo in età matura. Ora mi manca solo un desiderio da realizzare, diventare padre”, la confidenza che ha fatto in un’intervista a Oggi.
L’attacco a Adriana Volpe
Amoruso è perfettamente consapevole degli effetti provocati dalla decisione di partecipare a un reality simile per la sua compagna, dopo l’esperienza di Temptation Island che li ha uniti ancora di più, se possibile.
“È leale e forte, ha avuto qualche problema con Soleil, che ascolta poco e tende a troncare le discussioni girandosi e andandosene via. Magari troveranno una chiave di comunicazione… Sono però basito dal comportamento dell’opinionista Adriana Volpe. Si riempie la bocca di concetti come solidarietà femminile, ma da inizio programma ha il fucile spianato su Manila, accusandola di chissà quali giochetti, con attacchi personalistici via social e pregiudizi. Non so lei, ma Manila non è di quella pasta”, ha tenuto a ribadire l’ex difensore.
Padre, Lorenzo non lo è ancora, anche se si sta occupando dei due ragazzi, figli della compagna insieme ai genitori di lei:
“Ho sempre avuto un ottimo rapporto con i bambini, sono anche un maestro di scuola elementare. Mi piace passare del tempo con loro. Ultimamente ho portati al cinema, mi hanno fatto vedere dei film con influencera me sconosciuti. Non vedevo l’ora che finissero però, lo ammetto”.
Il grande dolore di Amoruso e Manila Nazzaro
Come hanno deciso di raccontare, purtroppo, Lorenzo e Manila hanno perso il bambino che aspettavano e stanno elaborando il lutto perinatale con una forza di volontà e grande maturità, pur molto segnati da questo dolore:
“Ne ho sofferto molto, in questi casi si parla poco del dolore degli uomini. Ricordo ancora quando alle 7 del mattino mi è arrivato il suo messaggio con la foto del test di gravidanza positivo. Volavo a dieci metri da terra, poi tre mesi dopo, la mazzata. Non si percepiva più il battito del bimbo. Una volta fuori dall’ambulatorio siamo saliti in auto e sono scoppiato in un pianto come non facevo dalla morte di mio padre. Per giorni non ho parlato con nessuno, mi sono isolato. Credo che una coltellata mi avrebbe fatto meno male”.
Dopo quasi un anno, da quella perdita (descritta con estrema delicatezza e coraggio dalla Nazzaro) che hanno vissuto e affrontato insieme, l’ex calciatore ha ricostruito un equilibrio, senza negare di coltivare ancora il desiderio di poter avere un figlio dalla compagna:
“Non vogliamo forzare la natura, siamo già una famiglia così, ma diventare padre a 50 anni sarebbe una gioia grande e sono pronto a riprovarci”.
Il progetto del matrimonio
Con la sua compagna, la sintonia è cresciuta e al desiderio di paternità si potrebbe aggiungere quello di sposarsi:
“Ho imparato che nella vita “mai dire mai”, so che Manila lo desidera. Se sposassimo mi piacerebbe farlo in un comune toscano, con un bel ricevimento nel giardino della mia villa di Firenze, con pochi amici veri, nessun lontano parente. Dovrebbe essere il nostro giorno. È la mia anima gemella, di sicuro l’unica donna che sposerei”.
Una promessa che, se viene pronunciata così mentre Manila affronta croce e delizia della convivenza forzata dietro alla porta rossa, Amoruso intende mantenere, quando i tempi saranno maturi.
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