Mal di pancia per Gianluigi Donnarumma al Paris Saint Germain: non si tratta del malumore che ha confessato negli scorsi giorni il portiere della Nazionale, ma di una vera e propria gastroenterite che lo costringerà a dare forfait per la prossima partita di campionato contro il Nantes.
Piove così sul bagnato per il numero uno degli Azzurri, criticato per le ultime prestazioni con l’Italia e per il suo sfogo per la scomoda situazione che si è venuta a creare sotto la Torre Eiffel.
Psg, Gianluigi Donnarumma non convocato: Keylor Navas titolare
Secondo l’alternanza decisa dal tecnico del Psg Mauricio Pochettino, contro il Nantes doveva giocare tra i pali proprio il portiere campano, in debito di presenze rispetto al concorrente per il posto Keylor Navas, che ha disputato 11 partite contro le 7 dell’ex Milan.
Donnarumma, fermato dalla gastroenterite, non si è allenato, e tornerà gradualmente a farlo solo nei prossimi giorni nella speranza di recuperare per il big match di Champions League contro il Manchester City.
Psg, Pochettino su Donnarumma: “Ci siamo dovuti adattare al suo arrivo”
Il tecnico del Psg Pochettino venerdì in un’intervista a L’Equipe è tornato sulla particolare situazione dei portieri, unica in Europa: “In estate non c’è stato dibattito, ci siamo dovuti adattare all’arrivo di Donnarumma. La nostra responsabilità era dire: se puoi competere e gestirti così, questa è la soluzione migliore”.
“Quando hai due giocatori di cui ti fidi e che dimostrano ogni giorno di saper giocare, non sarebbe giusto dare la priorità a uno dei due. Non significa che non ci sia un momento in cui faremo una scelta. Vorrei che capiste che ci vuole coraggio per mettere in competizione i due, per far capire loro che devono essere pronti”.
Psg, la replica di Pochettino a Donnarumma e Raiola
Nei giorni scorsi l’agente Mino Raiola era tornato a farsi sentire per la decisione di Pochettino di continuare l’alternanza tra i due portieri. Questa è stata la chiara replica di Pochettino al procuratore: “Gli agenti pensano che il loro giocatore sia il migliore e che dovrebbe giocare, anche mia moglie pensa che io sia il miglior allenatore del mondo e le dico di no…”.
“C’è amore, cerchiamo di proteggere i nostri cari, è umano. Anche io cerco di proteggere mio figlio: per me è il più bello, il più intelligente… ma è sempre così, è diverso. Chi ti sta intorno parlerà con il cuore e perché prova affetto, ma un allenatore non può pensarla allo stesso modo“.