Non è un giorno come tutti gli altri l’8 maggio per i tifosi della Ferrari. Ma in generale per tutti gli appassionati di Formula 1 e del Motorsport. A 38 anni dalla sua morte il ricordo di Gilles Villeneuve è ancora vivo e dalla mente e dai cuori dei ferraristi ha trovato spazio virtuale sui social oggi invasi di foto, ricordi, frasi, momenti che hanno scandito la carriera dell’Aviatore, vero e proprio mito dell’automobilismo. Tra questi anche il ricordo di Giorgio Terruzzi.
Villeneuve: loscuro presagio, la sfida al destino
“So bene che un giorno o l’altro finirò per avere un tremendo incidente. Non penso alla morte, ma accetto il fatto che sia parte del gioco”. La frase appartiene proprio a Gilles, la ripeteva spesso ogni qual volta sbatteva la sua Ferrari su qualche muretto cercando di andare al limite e superarlo. Lo fece anche quel maledetto 8 maggio 1982 a Zolder quando il suo cuore smise di battere dopo essere stato sbalzato dalla sua Ferrari.
Terruzzi ricorda Villeneuve ma non è il solo
Uno dei cantori della F1, di ieri e di oggi, Giorgio Terruzzi ha pubblicato una foto del pilota canadese con Enzo Ferrari: “Era un bambino vivacissimo. Un distributore di gioie, di spaventi, di presentimenti. Un pezzo unico per l’unico bacio di Enzo Ferrari, colto dal mio amico e maestro Ercole Colombo – ha scritto il giornalista e scrittore – Gli volevo bene“, disse di Gilles Villeneuve. Gli volevamo bene tutti, ecco” .
Il rapporto tra Enzo Ferrari e Gilles era speciale tanto che in molti ricordano una delle frasi celebri del Drake nel ricordare l’Aviatore: “Il mio passato è pieno di dolore e di tristi ricordi: mio padre, mia madre, mio fratello e mio figlio. Ora quando mi guardo indietro vedo tutti quelli che ho amato. E tra loro vi è anche questo grande uomo, Gilles Villeneuve. Io gli volevo bene”.
Tra i tanti a twittare il giornalista specializzato Piero Ladisa che ha pubblicato in questi giorni e in queste ore foto, video e momenti del grande Gilles tra cui il memorabile duello con Renè Arnoux a Digione nel 79: “Ecco perché Gilles Villeneuve resterà unico e inimitabile. Ciao campione!”
Il pensiero dei social per Villeneuve
Il profilo di Bandiera a scacchi ricorda i suoi numeri: “6 GP vinti, 13 podi, l’amore imperituro dei tifosi della #Ferrari. Gilles Villeneuve è stato un pilota spettacolare e spericolato, capace di grandi numeri e imprese. La parabola dell’Aviatore si spegneva 38 anni fa nel tragico incidente di Zolder. Sempre nei nostri cuori, Gilles”.
Numeri inversamente proporzionali allo spessore del campione: “Il suo talento andava oltre. Vinse sei gare in cinque anni di carriera. Un’inezia – ricorda qualcuno – Eppure è una leggenda. Unico, indimenticabile. Eterno come quel suo talento senza fine. Oltre ogni logica”; “Solo chi ti ha visto correre può comprendere il vuoto che hai lasciato 38 anni fa” sottolinea un altro suo tifoso.
E ancora: “Gilles Villeneuve, ultimo romantico del circo dei motori, amante della velocità più che della vittoria. Gli eroi sono tutti giovani e belli…”; “L’8maggio 1982 moriva Gilles Villeneuve. Il suo nome equivale a coraggio, irruenza, incoscienza: “aviatore” per come la sua Ferrari volava dopo uno scontro. Adorato dal Drake e dai tifosi, vinse solo 6 gare, sfasciò decine di monoposto ma è già nel mito assieme agli immortali”.
Nonostante non abbia vinto il Mondiale è rimasto nel cuore degli appassionati, diventando una leggenda: “Genialità e coraggio a volte valgono più dei trofei”; “Come dimenticare quel giorno, quell’incidente… il giorno in cui il mito è diventato tale”; e c’è infine chi ha amato più Gilles della F1: “Non sono mai stato un grande appassionato di Formula 1, ma con lui su di una “Rossa”, lo spettacolo era imperdibile ed assicurato”.
Era un bambino vivacissimo. Un distributore di gioie, di spaventi, di presentimenti. Un pezzo unico per l’unico bacio di Enzo Ferrari, colto dal mio amico e maestro Ercole Colombo. “Gli gli volevo bene”, disse di Gilles Villeneuve. Gli volevamo bene tutti, ecco. pic.twitter.com/rXZ8RZCecR
— Giorgio Terruzzi (@GiorgioTerruzzi) May 8, 2020